Quattro domande a Lorenzo Busignani (ECSO)

Quattro domande a Lorenzo Busignani (ECSO)

Buon Giorno Lorenzo, benvenuto a Giornale.sm

D. Come vede la situazione economica sammarinese in questo momento?

R. ”La vedo come la vede la maggior parte degli operatori sammarinesi, la situazione è drammatica! Il settore bancario è in forte difficoltà anche se ha dimostrato di essere estremamente solido, non scordiamoci che ci davano per spacciati già prima della fine dello Scudo Fiscale, invece il sistema ha retto.  Il sistema commerciale è in sofferenza vuoi per qualche scelta interna errata – secondo noi – vuoi per la black list e la crisi economica. Il Sistema Industriale è in forte difficoltà in quanto produrre a San Marino non è mai stato vantaggioso per molte questioni: sindacali, costi del lavoro, costo delle infrastrutture ed anche perchè San Marino è scollegato dalle principali arterie autostradali e veicolari”

D.Ma secondo Lei San Marino ce la potrà fare o vedremo un default, come dicono tanti giornali italiani soprattutto, ma anche sammarinesi.

R. Severini, San Marino ha 1709 anni di storia e non ci ha mai piegato nessuno, non ci piegherà la crisi e l’ex amico Tremonti, noi dovremmo cercare il ritorno alla prosperita tramite l’interno, l’outsorcing, le risorse che abbiamo, i giovani, i parchi tematici, Casinò, Aeroporto, commercio, consumi, ricerca, abbassamento della monofase, cellule staminali, e tutto quello che si può fare senza chiedere all’Italia e soprattutto smettere di chiedere all’Italia e smettere di concedere cose che l’Italia non vuole e non chiede neanche.

D. Casinò, è la panacea di tutti i mali e potrebbe aiutare le esauste casse statali?

R. In passato abbiamo riportato i dati del casinò di Venezia, che in piena crisi da al comune di Venezia 108 MILIONI di Euro. San Marino potrebbe beneficiare di una o più strutture similari ad un Casinò tradizionale. Vede Severini, il guadagno è nelle slot e non nei tavoli verdi. Una o più strutture a San Marino porterebbero all’Erario 50-100 milioni di Euro e centinaia di posti di lavoro, ma il valore occulto è l’indotto, i consumi delle persone che frequentano le strutture stesse. La monofase, che è poi l’entrata maggiore per lo Stato, esploderebbe. Il Casinò è una delle 100 cose che si devono fare. Ma al pari del Casinò è necessario puntare anche sull’arte; ad esempio ristrutturare le cisterne del pianello mettere delle opere di prestigio internazionale come ad esempio opere del Tiepolo o di altri artisti importanti, questo porterebbe visibilità a San Marino a livello globale. Bisogna pubblicizzare San Marino sulla CNN, sulla BBC, sulla CNBC, invece noi giochiamo a gonfiare lo “scandalo” dei soldi di pubblicità dati alla Padania! La citta di Miami in USA investe in piena crisi nella pubblicità oltre 10.000.000,00 di dollari all’anno! La visibilità per sviluppare il sistema San Marino è basilare ed è necessaria per far aumentare le entrate dello stato che sono direttamente vincolate al commercio. Paesi semi sconosciuti come l’Angola fanno pubblicità per milioni di Euro su tutti i network internazionali e noi, come sempre, ragioniamo da provinciali.

D. Aeroporto. E’ necessario anche questo?

R. Questo è l’1×1000 di quello che San Marino deve fare. Ma è quell’1×1000 che ci permette di attrarre turismo e capitali leciti di persone che vogliono investire a San Marino e che ritengono cosa basilare che ci sia un Aeroporto a San Marino. Anche per il turismo è importantissimo. Non si deve nemmeno pensare se allungare o meno l’Aeroporto odierno, doveva essere fatto 30 anni fa.

D. L’Ecso è su questa linea?

R. Totalmente. Gibilterra e Macao, anche se non hanno terra, lo stanno facendo acquisendo spazi sul mare con investimenti multimiliardari, e noi non riusciamo ad allungare la pista di 250 metri!. Questo è ridicolo! Che poi allo Stato non costerebbe nulla. La proprietà rimarrebbe interamente statale.

La ringrazio Busignani, la saluto buona giornata.// Grazie a Lei, Severini.

Intervista a cura di Marco Severini – Direttore del Giornale.sm