QUESTA MATTINA I FUNERALI DI STATO DELLE VITTIME DEL TERREMOTO

Si tornerà con più forza, con più coraggio a ridare vita a questi luoghi; con la forza e la dignità d’animo che vi contraddistingue”: queste le toccanti parole del cardinale Tarcisio Bertone  alle popolazioni dell’Abruzzo colpite dal sisma. “Si avverte già nell’aria – ha aggiunto – che sotto le macerie c’è la voglia di ripartire, di ricostruire, di tornare a sognare”.

I POLITICI PRESENTI

Sono tanti i politici che oggi hanno voluto testimoniare la vicinanza alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo. Dal presidente della Repubblica Napolitano, al suo predecessore Carlo Azeglio Ciampi, ai due presidenti di Senato e Camera Schifani e Fini, dal ministro Maroni al sottosegretario Gianni Letta. Per l’opposizione, il segretario del Pd Dario Franceschini, l’ex segretario Ds Piero Fassino, l’ex ministro della sanità Rosy Bindi e l’ex presidente del Senato Franco Marini.

Tra gli amministratori presenti, anche il sindaco di Roma, Gianno Alemanno e il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti.

 

STRETTA DI MANO BERLUSCONI-NAPOLITANO

 Il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, durante i funerali delle 205 vittime del terremoto dell’Aquila, ha stretto la mano al Capo dello Stato Giorgio Napolitano. Il premier, che ha seguito gran parte della cerimonia funebre tra i parenti delle persone scomparse nella grande piazza d’armi della Scuola Allievi Istruttori della Guardia di Finanza dell’Aquila, durante la distribuzione dell’Eucarestia è tornato nella parte della piazza riservata alle autorità.

 

IL PAPA NON HA MAI SMESSO DI PREGARE

 Per le vittime del sisma in Abruzzo “il Papa non ha mai smesso di pregare, fin dai primi momenti”. Lo ha detto il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, nella sua omelia per i funerali della vittime del terremoto.
”Siamo qui per pregare l’autore della vita”, ha ribadito Bertone, citando “la solidarietà dell’intero popolo italiano testimoniata anche dalla presenza di molte autorità civili e militari, a cominciare dal signor presidente della Repubblica e dal capo del governo”.

 

SEBASTIANI, LA MAGLIA DEL RUGBY SULLA BARA

Sulla bara di Lorenzo Sebastiani, il giovane promessa del rugby italiano, è stata appoggiata la maglietta della Nazionale. Sebastiani, pilone de L’Aquila rugby, è morto nel crollo della sua abitazione sventrata dal terremoto del 6 aprile scorso. La bara di Sebastiani è allineata insieme ad altre 204 davanti all’altare di piazza d’arni della scuola allievi ispettori della guardia di finanza de L’Aquila, dove in questi minuti si stanno celebrando i funerali di stato delle vittime del sisma. 

 

L’ARRIVO DI BERLUSCONI

Prima il conforto ai parenti delle vittime del sisma e poi una stretta di mano ai soccorritori e ai tanti volontari impegnati in questi giorni ad aiutare ed assistere gli abruzzesi. Appena arrivato nella piazza D’Armi di Coppito dove si stanno svolgendo i funerali solenni, Silvio Berlusconi ha voluto esprimere la sua vicinanza e il cordoglio recandosi nel settore riservato ai famigliari delle persone scomparse sotto il crollo delle case.


Subito dopo il presidente del Consiglio
ha attraversato l’ampio cortile interno della scuola della Guardia di finanza e si è fermato a salutare gli uomini della Protezione civile e i Vigili del fuoco che lo incontravano. Sempre guardato a vista dalla sua scorta, il Cavaliere si è spostato nel settore dove sono state allestite le sedie per le Autorità. Il premier sta seguendo in piedi la cerimonia funebre tra gli uomini della Protezione civile.
 

 

 FOLLA ATTORNO AL ‘MARE’ DI BARE

Sono migliaia le persone accorse alla caserma della Guardia di Finanza di Coppito, a un passo dall’Aquila, per i funerali solenni delle vittime del terremoto che ha colpito l’Abruzzo. Mentre una lunga fila di macchine si incolonna verso l’enorme cortile dove ci celebreranno le esequie, nella caserma tutto è pronto: circa 200 bare allineate (le restanti 80 vittime identificate avranno funerali altrove), installato l’altare, pronte le postazioni di soccorso medico, disposte le 1600 sedie nelle prime file su cui siederanno i parenti delle vittime, 8 per ciascuna salma.
Si vanno disponendo intanto le decine e decine di gonfaloni dei 305 comuni dell’Abruzzo, delle 4 province e della regione stessa. Un funerale dalle dimensioni imponenti, in diretta televisiva e mentre in tutto il Paese si osserverà il lutto nazionale: a celebrarlo sarà il cardinal Tarcisio Bertone, segretario di stato vaticano, insieme all’arcivescovo dell’Aquila Giuseppe Molinari.
La grande piazza d’armi, secondo la guardia di finanza, può accogliere fino a 10-12mila persone, e stando all’afflusso di auto già in queste prime ore non è escluso che questa cifra venga addirittura superata. In questo caso, gli aquilani, gli abruzzesi e i cittadini giunti da ogni parte d’Italia dovranno stazionare all’esterno della caserma. L’inizio della cerimonia è previsto per le 11, durata circa un’ora e mezza, compresa una breve parte finale che dovrebbe ospitare un rito islamico per le 6 vittime musulmane del sisma.

 

 

Sono migliaia le macchine che stanno affluendo presso la scuola della Guardia di Finanza a Coppito, dove questa mattina si terranno i funerali di Stato per le vittime del terremoto dell’Aquila. Una lunghissima colonna di auto si snoda dall’uscita dell’autostrada A24 fino alla scuola della Gdf. Si attende da un momento all’altro l’arrivo delle più alte autorità dello Stato.

 

 

IL MESSAGGIO DEL PREMIER

Per fare l’inventario dei danni del terremoto serviranno «almeno 2 mesi», afferma il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dopo comincerà la ricostruzione e «sui tempi ci stiamo lavorando. Dopo l’abbattimento – prosegue Berlusconi – apriremo 100 zone progetto da affidare a ogni provincia. Ogni cantiere avrà un cartellone con la data di inizio e fine lavori, così tutti potranno controllare».


Il premier assicura inoltre che
«tutte le costruzioni saranno fatte con le tecniche antisismiche più avanzate. Le nozioni negli anni ‘80 non erano quelle di oggi». E per assicurare la gigantesca opera di recupero di questa porzione di regione devastata dal sisma il governo ha assicurato che troverà «tutti i fondi necessari». È lo stesso premier a spiegare che «dal fondo Ue per le calamità naturali arriveranno 400-500 milioni di euro in tre anni. Già ora abbiamo stanziato 100 milioni di euro come governo italiano. Il ministero dell’Istruzione ha stanziato altri 16 milioni per ricostruire la casa dello studente. Dopo Pasqua vareremo un decreto legge con altri fondi. Poi stabiliremo l’entità del fabbisogno complessivo da ripartire in più anni».

«Oggi -dice il presidente del Consiglio– avremo un momento di grande emozione, toccante. Avremo contatti con chi ha perso un figlio: è lancinante». E aggiunge: «Ringrazio gli abruzzesi per la loro serietà, civiltà, dignità e compostezza. È una grande lezione per tutti gli italiani. Rendiamo onore ai loro morti, che sono i nostri morti».

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