Questione Borletti-Vendita Printemps. La traduzione dal francese dell’articolo RISCATTO DEL” PRINTEMPS” DA PARTE DEL QATAR:FINALMENTE E’ STATA APERTA UN’INFORMAZIONE GIUDIZIARIA

RISCATTO DEL” PRINTEMPS” DA PARTE DEL QATAR:FINALMENTE E’ STATA APERTA UN’INFORMAZIONE GIUDIZIARIA

06maggio 2015 di Martine Orange-Mediapart.fr

Raramente fascicolo è stato più fornito di prove, corroborando i sospetti di corruzione e di evasione fiscale.

Una mail prova anche che il PDG del Printemps aveva rapporti con Jerome Cahuzac (nella foto), allora Ministro del Bilancio, JÉRÔME CAHUZAC CONFIRME L'EXISTENCE D'UN COMPTE À L'ÉTRANGERdel suo eventuale esilio fiscale in Svizzera. La giustizia avanza molto, molto lentamente: ci sono voluti due anni per passare da l’inchiesta preliminare a l’informazione giudiziaria.

E’ una mail che non può che attirare l’attenzione del Procuratore della Repubblica a Parigi, soprattutto quando istruisce nello stesso momento sull’affare Cahuzac. Estate 2013, Francois Molins ha avuto la sorpresa di scoprire una strana corrispondenza nel quadro dell’inchiesta preliminare intrapresa sul riscatto del  “Printemps” seguito di una segnalazione dell’intersindacale (l’UGIT-CGT, la CFDT e la SaPP) della catena dei grandi magazzini: il 30 novembre 2012, il PDG du Printemps, Paolo de Cesare, mandava un piccolo messaggio in inglese si presume  essere indirizzato a Jerome Cahuzac, allora ministro del bilancio.

Il tono che si avverte tra i due è dei più calorosi: “ecco qualche elemento sul mio trasferimento in svizzera. Quando ne parleremo la settimana prossima, potrò apportare qualche elemento supplementare relativo a questo movimento. Grazie, passa un bon week end. Paolo” (tradotto dall’inglese-ndir).  Allegava a questa posta, uno studio di 6 pagine dello studio Schellenberg Wittmer studiando le condizioni del suo esilio fiscale in Svizzera, le ripercussioni sulla sua situazione fiscale e suo patrimonio.

paolo de cesareQuali relazioni intrattenevano Jerome Cahuzac e Paolo de Cesare? Anche se fossero stati amici intimi, è normale che il PDG del Printemps sottomettesse al Ministro del Bilancio di allora- che ha mano su tutte le situazioni fiscali– il suo progetto di esilio in Svizzera, in vista di ottenere delle facilità da parte dell’Amministrazione Fiscale francese?

Ci si domanda se Paolo de Cesare (nella foto) avesse messo in piede uno schema di frode fiscale creando una holding a Singapore, chiamate Maxpa Invest Pte, per ricevere i 22 milioni di €. Di bonus promessi in caso di vendita del Printemps e schivare così a tutti i generi di imposta.

Il Ministro del Bilancio di allora teneva d’occhio la vendita del Printemps al Qatar e se si perché? Tutte queste domande, e molte altre, rimangono oggi senza risposta.

Da quando la Procura di Parigi ha annunciato in agosto 2013 l’apertura di un’inchiesta preliminare sulle condizioni di vendita del Printemps, a seguito della segnalazione da parte dei sindacati, una cortina di silenzio si è abbattuta sul fascicolo.

Sono state eseguite delle perquisizioni, in dicembre 2013, nei locali della direzione dei grandi magazzini. Dopo di chè, nulla più. A più riprese, i membri dell’intersindacale del Printemps, che erano in attesa di ricevere un avviso da parte della procura prima di depositare eventuali lamentele, hanno cercato di sapere a che punto era l’inchiesta preliminare. Non hanno ricevuto alcuna risposta. Dopo 2 anni dalla prima segnalazione, il fascicolo del riscatto del Printemps sembra in difficoltà a trovare la strada nei corridoi della giustizia. La Procura di Parigi prende tempo. Un Giudice istruttore, che ha visto affidare il fascicolo il 27 marzo, ha annunciato l’accusa a Mediapart il 7 maggio (vedi nostra scatola nera). Anche se l’avvocato del Printemps non è, da parte sua, sempre al corrente….

Il riscatto del printemps . Non manca malgrado tutto di porre numerose domande. Raramente, un fascicolo finanziario sia così pieno di informazioni. Incombe su questa operazione – che Mediopart ha rivelato, prove e documenti alla mano- dei sospetti di evasione e di frode fiscale, di riciclaggio, di corruzione, il tutto tramite diverse società schermo e di collegamenti complessi passando, da un momento all’altro, dal Lussemburgo.

Chadia ClotMme Chadia Clot, nella foto, gestore del braccio armato della famiglia reale del Qatar in Francia , French Properties-che ritroviamo nel fascicolo del riscatto dell’Hotel Vista nei dintorni di Menton-  ha accettato di ricomperare per la somma di 1,7 miliardi di € la catena dei grandi magazzini, rappresentando una plusvalenza di 600 milioni di €. In 5 anni, totalmente esonerati dato il pagamento nel Lussemburgo.

Beneficiando di un emolumento che va oltre tutte le norme del CAC 40 in qualità di consigliere del gruppo (più di 11 milioni di € l’anno), Maurice Borletti, socio anziano del Printemps, si è visto promettere dal Printemps , alla fine di 5 anni una commissione di gestione di 500 milioni di €. (leggere il nostro articolo: l’inesplicabile impunità del Qatar). Da parte sua , le PDG del Printemps, Paolo de Cesare , si è visto promettere un bonus di 22 milioni di € al momento della vendita e la società Borletti l’ha aiutato a costituire la sua holding a Singapore per evitare il fisco (leggere il nostro articolo : la PDG del Printemps trasferisce il suo bonus a Singapore).

Dall’inizio dell’inchiesta preliminare, la procura della repubblica ha in mano tutti i contratti, tutti i nomi delle società schermo. Ci si domanda  allora perché il fascicolo rimane ad un punto morto?

Interrogata a più riprese la procura della repubblica non ha risposto alle nostre domande. Forse perché niente permette di iniziare delle azioni giudiziarie? Ma in questo caso, perché non archiviarlo più rapidamente. Forse l’amministrazione fiscale si è impossessato del fascicolo ed ha negoziato, via  sua camera di sicurezza, qualche risarcimento per dimenticare l’evasione fiscale?

Forse riguarda da vicino le pratiche del Qatar, giudicato intoccabile? Un così caro amico Francois Hollande e l’emiro del Qatar, al momento della firma degli aerei Rafale, il 4 maggio (vedi Foto).Hollande Il Qatar è un vero amico. Da molti anni, dei responsabili politici, di destra come di sinistra, moltiplicano gli omaggi e servizi presso la famiglia reale. Certi non esitano di sacrificare qualche giorno per recarsi a Doha, senza dubbio, per assistere alle corse di cammelli nel deserto. Un mese dopo la sua elezione nel 2007, Nicolas Sarkozy si è adoperato per fare adottare una convenzione fiscale che esonera gli investimenti del Qatar di tutte le fiscalità sui diritti di trasformazione, i plusvalori , i dividendi e imposte. Il governo socialista si è ben guardato di rimetterli in azione.

E’ vero che le finanze pubbliche francese sono così abbondanti che lo Stato può mostrarsi generoso. Nell’ultimo autunno, un emendamento portato da Valerie Rabault, relatore del bilancio, intimava Beray di fornire il punto della situazione, ricorda un articolo di Sud-Ovest “Il Parlamento deve sapere cosa ci costa” spiegava lei. Beray non ha ancora risposto alla domanda della parlamentare. Nel frattempo, il Qatar ha acquistato un patrimonio di lusso, che va dal palazzo parigino Royal Monceau fino a Martinez a Cannes, passando da un andata-ritorno sul palazzo dei congressi dell’avenue Kleber, valutato 6 miliardi di €, secondo Reuters. E’ anche diventato il sostenitore della squadra del PSG, il benefattore di France Golop e del mondo ippico (vedi su Mediapart le blog di Guy de la Brosse sul malessere nel mondo delle corse). E’ anche, lo dimentichiamo spesse volte, uno dei primi azionari di Vinci, il primo gruppo di BTP per i collaboratori pubblico-privato, le concessioni per le autostrade e dei parcheggi in Francia.

Nostro ebook sull’affare del riscatto del printemps . Sempre preoccupato di non dispiacere a questo grande amico della Francia, il governo ha considerato, sembra, di fare entrare qualche fondo del Qatar nelle società di progetti, previste nel quadro della legge Macron. Queste società devono permettere, avanti nel tempo, a degli investitori privati ad avere delle parti nelle strutture che avranno lo scopo di affittare degli equipaggiamenti militari a l’esercito. Dei PPP militari in qualche maniera. L’idea è stata respinta nel quadro della revisione della legge di programmazione militare. Forse solamente momentaneamente.

Sempre grazie alla legge Macron, il Qatar sarà fra i primi beneficiari della legge sull’apertura della domenica. Una legge speciale Boulevard Haussman, come denunciato dai sindacati. Il primo Ministro Manuel Valls ha intenzione, contro il parere del sindaco di Parigi, di classificare in zona turistica quel Boulevard dove hanno sede le Galeries Lafayette e il Printemps. Questo permettere loro di tenere aperto non 12 domeniche all’anno ma tutte le domeniche dell’anno, come per l’apertura sino a mezzanotte.

La deputata PS Sandrine Mazetier aveva chiesto se i responsabili del Printemps avrebbero almeno, in controparte a questo favore, pagato le imposte in Francia. Emmanuel Macron ha invocato il segreto fiscale per non risponderle. La stessa parlamentare aveva posto la questione scritta anche a Pierre Moscovi, allora ministro delle finanze, in luglio 2013, domandandogli “se disponeva di chiarimenti sulle condizioni della cessione e dei rischi di frode riguardante certi attori della transazione commerciale del Printemps. Non ha mai risposto, contrariamente a quello che prevede il regolamento dell’assemblea.

Lunedì 4 maggio, Francois Hollande si recava nel Qatar per firmare l’acquisto di 24 aerei Rafale, di un importo pari a 6,3 miliardi di € – un acquisto in sospeso dal 2009. In compenso il governo francese ha accettato di accordare al Qatar Airways nuovi traffici sugli aeroporti di Lyon e di Nice, a discapito di Air France. In questo contesto, il silenzio intorno alla vendita di Printemps è verosimilmente applicato. Non si deve urtare questo amico ricco. In tutti i casi si capisce che la giustizia prende tutto il tempo per l’inchiesta. Fino dove questo fascicolo deve essere dimenticato? Dopo tutto, centinaia di milioni di commissioni, dei sospetti di frode fiscale, è molto meno grave che rubare un motorino.

Scatola nera : La procura mi ha finalmente ricontattato questo giovedì 7 maggio 2015, all’indomani della pubblicazione di questo articolo. Mi ha comunicato che una procedura giudiziaria per abuso di beni sociali era stata aperta il 27 marzo. Tuttavia la procura non ha voluto rivelarmi il nome del giudice istruttore designato.

http://sans-langue-de-bois.eklablog.fr/rachat-du-printemps-par-le-qatar-une-information-judiciaire-est-enfin–a117570528