Questo è stata Tangentopoli … di Sergio Pizzolante

Questo è stata Tangentopoli
Una ulteriore testimonianza del grande imbroglio.
Ormai sono tante le testimonianze di una rivoluzione falsa, violenta, volgare, disumana.
Tanto amata da coloro che adesso fanno i progressisti, i difensori dei diritti, i pacifisti eleganti con uso impeccabile delle parole e degli accostamenti dei colori, che si “emozionano alle feste popolari”, che storcono il naso, alzano le ciglia, sistemano la pochette, riducendo in troglodita ogni avversario. I nemici.
Ecco questi eleganti signori dai bei pensieri, dalle belle parole, che la mattina accarezzano la servitù, che vivono di chiacchiere preconfezionate, di parole da canzoni, di smorfie da attori, di indignazione televisiva, di recite a teatro, questi signori si innamorarono di Di Pietro.
L’elegante e forbito Di Pietro.
Che arresta il padre di Luisa Todini, che era stato muratore con la terza elementare( come mio padre…) prima di diventare Todini.
Lo arrestano perché accusato di aver pagato una tangente ai socialisti per un lavoro mai fatto.
E poi cerca di arrestare Luisa.
Cercando di farle firmare una deposizione scorretta, non reale, non rispondente alla cose dette da Luisa.
Si faceva così.
E si usciva o non si entrava in carcere così.
E il veleno, gli arresti, i suicidi scorrevano così.
Sino al rimbambimento di una intera nazione.
Sino ad oggi.
Producendo l’oggi.
E poi minaccia ad alta voce di arrestare tutti i Todini. Perché lo avevano stufato. Perché magari, come Luisa, non firmavano verbali con parole non vere.
E’ una ulteriore testimonianza. Fra tantissime.
Come quella di Sama, sulla vicenda Gardini, dove tutto va secondo il volere di Cuccia, quello che aveva offerto a Craxi di cavalcare questa falsa rivoluzione.
Che invece dovette andare a vivere, sino a morire, con i cammelli. Per aver rifiutato.
Come tante altre.
Ma la mamma dei cretini rimane incinta.
Sergio Pizzolante