I cittadini del gruppo ‘Salviamo i pini di Lido di Savio e Ravenna’ sono stati invitati presso il Consiglio Territoriale giovedì 12 giugno, convocato dal vicepresidente del Consiglio, avv. Giuliano Lelli Mami, per discutere sul tema dei pini domestici di viale Romagna che il Comune vuole abbattere per il progetto “Parco Marittimo”.
Stando alle tempistiche, la convocazione doveva avvenire prima delle elezioni del sindaco, ma tant’è. Altro particolare inquietante: senza il ricorso depositato in extremis dai cittadini domenica sera, dopo il vergognoso “scambio” delle ordinanze – la seconda pubblicata sull’albo pretorio solo il giorno dell’abbattimento – il Consiglio avrebbe parlato del tema ad alberi già abbattuti.
Armati di buona volontà, i cittadini si sono presentati in forze, insieme all’architetto Giulio Faggioli giunto apposta da Bologna, per onorare l’invito, con tanto di diapositive e proposta progettuale. Dopo un’ampia introduzione della presidenza del consiglio davanti alla folta platea, in cui si illustravano le funzioni di ascolto, dialogo e apertura proprie dei consigli territoriali….Da non credere! Senza alcun preavviso e con motivazioni a dir poco ridicole, veniva tappata la bocca agli ospiti, annunciando che, a causa del ricorso al TAR di cui i cittadini si erano “macchiati” (e senza il quale ben 10 pini sarebbero stati abbattuti già lunedì 9 giugno), l’ordine dei lavori era annullato e nessuno dei presenti avrebbe potuto parlare! Il tutto, pare, su un ordine arrivato in giornata dall’Ufficio legale del Comune.
Una doccia fredda che si aggiunge alla serie delle incredibili peripezie messe in campo dal Comune di Ravenna pur di giungere all’unico obiettivo: sterminare i pini di viale Romagna e minare la resistenza dei cittadini.
Ma la mossa del Comune è parsa fuor di misura persino agli stessi consiglieri territoriali: dopo una serie di interventi in cui gli animi si sono scaldati non poco, davanti ai cittadini attoniti e costernati per una simile censura e pronti a lasciare la sala, ha prevalso pressoché all’unanimità la volontà di ascoltare, come era nelle intenzioni, mai smentite fino ad allora, del consiglio stesso. E quindi, dopo una rapida introduzione sul tema specifico, l’architetto Faggioli ha potuto illustrare la proposta, commissionatagli dai cittadini allo scopo non certo di bloccare i lavori, ma di salvare uno dei vanti del Lido, le bellissime alberature del suo viale principale. Sono emersi interesse e domande molto mirate, alcune delle quali necessiterebbero ulteriori risposte alla presenza dei tecnici specializzati che il gruppo ha già invitato più volte a Ravenna. L’auspicio è che il dialogo possa continuare, e non certo con i metodi autoritari che hanno rischiato di essere messi in campo in una serata incredibile, proprio negli spazi dell’ascolto tra cittadini, territorio ed amministratori.
Gruppo ‘Salviamo i pini di Lido di Savio e Ravenna’