
San Marino, 22 marzo 2024 – Un paradiso fiscale dove si parla dialetto romagnolo. Sessanta chilometri quadrati, quasi 35mila abitanti. San Marino sta vivendo una stagione burrascosa sotto il profilo politico (il Parlamento è appena stato sciolto e si andrà a nuove elezioni il prossimo 9 giugno), ma assai vivace e intensa dal punto di vista economico.
L’aria a 750 metri sembra far particolarmente bene, non solo alle aziende e alle società finanziarie, ma anche e soprattutto agli sportivi, agli anziani e (non è uno scherzo) a chi possiede una barca.
Così il monte Titano, a due passi da Rimini e dalle spiagge più affollate d’Europa, si è trasformato in una calamita d’interessi. Partiamo dalla residenza atipica per pensionati. Ebbene, consente per un periodo di 10 anni una tassazione al 6% per coloro che prendono residenza per la prima volta e che godono di redditi superiori a 50mila euro o un patrimonio personale superiore a 300mila euro.
“Si tratta di una norma che punta sulla qualità più che sulla quantità – sostiene Marco Gatti, segretario di Stato alle finanze –. Vogliamo avere figure che possano dare un valore aggiunto al territorio”.
L’obiettivo è di attrarre 500 nuovi pensionati all’anno. Per adesso i numeri sono piuttosto lontani. Le residenze atipiche nel 2021 sono state 17, nel 2022 sono state 29 e 58 nel 2023. La legge riguarda tutti coloro che provengono dalla Ue e anche dalla Svizzera.
Ma sono proprio gli italiani quelli che guardano con più attenzione a questa opportunità. Con la fine delle agevolazioni fiscali in Portogallo (perlomeno per chi vi si è trasferito dopo il 31 dicembre 2023), chi vuole trascorrere la vecchiaia pagando meno tasse, può quindi godere sul Monte Titano di una serie di comodità, non solo fiscali: vicinanza, lingua, cucina. Anche San Marino rientra così tra gli stati che offrono regimi di favore per pensionati, come la Grecia, la Tunisia e la Bulgaria. Il Resto del Carlino