Con 14 voti favorevoli e 9 astensioni, il Consiglio comunale ha approvato nella seduta del 20 maggio l’adeguamento della normativa locale in materia di condhotel, allineandosi così alle disposizioni regionali e nazionali. L’intervento normativo elimina il vincolo, introdotto nel 2019, che limitava l’uso residenziale delle unità abitative dei condhotel alla sola forma temporanea.
Questa modifica si rende necessaria per garantire coerenza con la Legge Regionale n. 3/2019 e con la normativa nazionale, entrambe prive di tale restrizione. Con il nuovo assetto, sarà dunque possibile destinare fino al 40% della superficie utile complessiva delle strutture ricettive a uso residenziale, anche in forma permanente, sempre nel rispetto della gestione integrata della struttura, come previsto dalla disciplina dei condhotel.
La superficie ricettiva considerata include camere, suite, junior suite, bicamere e alloggi con cucina, oltre a spazi funzionali come servizi igienici, disimpegni, logge e corridoi destinati esclusivamente all’accesso agli alloggi.
Nei progetti che beneficiano di premialità urbanistiche, ad esempio per interventi di efficientamento energetico o miglioramento sismico, la quota del 40% sarà calcolata sull’intera superficie post-riqualificazione, come indicato dall’articolo 4 della legge regionale.
Con questa delibera, l’amministrazione intende promuovere la rigenerazione del patrimonio turistico della città attraverso uno strumento normativo aggiornato e funzionale, capace di attrarre investimenti e migliorare la qualità dell’offerta ricettiva, mantenendo al contempo un equilibrio tra vocazione turistica e residenza.