«Ho firmato e rispedito indietro per via telematica tutte le ordinanza relative ai divieti di balneazione che mi sono arrivate dagli uffici tecnici. Basta controllare». Tre ore è durato l’altro pomeriggio l’interrogatorio del sindaco di Riccione, Renata Tosi, indagata per omissione di atti d’ufficio. Il primo cittadino della Perla, difesa dall’avvocato Cesare Brancaleoni, si è presentata in Procura per essere sentita dal sostituto procuratore Elisa Milocco, in merito all’inchiesta che vede al centro mancati divieti di balneazione nelle estati del 2015 e 2016, per il rio dell’Asse e il rio Marano. Indagini partite dopo una serie di esposti, in cui si lamentava appunto l’assenza del divieto o il fatto che i cartelli erano stati affissi in ritardo. Nel registro degli indagati sono finiti anche il dirigente Vittorio Foschi, l’assessore all’Ambiente Susanna Vicarelli, il comandante della Polizia municipale Paolo Marullo, e i dirigenti di Arpa e Ausl. Anche se la posizione degli ultimi tre sembra essere molto defilata.
Giovedì pare che Renata Tosi sia stata granitica nelle sue risposte. Il sindaco ha sottolineato come il suo unico obbligo è quello di ricevere le ordinanza di divieto di balneazione dagli uffici deputati, di apporre la sua firma digitale e di rimandarli agli uffici in questione. La sua firma rende le ordinanze esecutive e quello è il suo unico compito, non certo quello di entrare nel merito. Tantomeno, ha aggiunto, tocca a lei apporre i cartelli o sincerarsi che sia stato fatto. Quello che avviene prima e dopo la sua firma, in sostanza non la riguarda. Ma quella firma lei l’ha sempre messa su tutte le ordinanza che arrivate. Ed essendo tutto telematico, ha aggiunto la Tosi, basta effettuare una verifica per verificare che quello che dice è vero. Anche Vittorio Foschi è stato sentito dalla Milocco, un interrogatorio anche questo duranto tre ore, ma niente è trapelato sulle sue dichiarazioni. Gli altri indagati verranno interrogati invece nelle prossime settimane.
«Ho rilasciato, su precise richieste del magistrato, una serie di dichiarazioni lucide, tranquille e serene – ha dichiarato la Tosi al termine dell’incontro con il magistrato – che ho lasciato al vaglio degli inquirenti. Naturalmente nutro il massimo rispetto e la massima fiducia nell’operato della magistratura riminese che certamente farà preso e bene il suo lavoro, e perciò sono molto fiduciosa che saprà chiarire la mia posizione». Il Resto del Carlino
