Un’emozione senza precedenti ha illuminato la notte appena trascorsa sulla spiaggia libera di Riccione, tra i bagni 132 e 134: sono nate altre 21 tartarughe Caretta caretta, che si aggiungono alle quattro già emerse lo scorso 30 agosto, portando a 25 il numero totale dei piccoli nati finora dal primo nido documentato nella storia della provincia di Rimini. Un evento eccezionale che ha visto la partecipazione entusiasta di volontari, cittadini e curiosi, accorsi ad assistere a questo spettacolo unico della natura.
Dai granelli di sabbia al mare: un viaggio guidato da volontari e passione
La schiusa, avvenuta a 72 giorni dalla deposizione delle uova, ha avuto inizio ieri sera, poco dopo le 23:10, quando 18 piccole tartarughe hanno lasciato lo scavo per dirigersi verso il mare, percorrendo un corridoio protetto allestito dalla Fondazione Cetacea. Alle 2 di notte, ne sono seguite altre tre.
“Grazie alla partecipazione dei locali e degli albergatori della zona che hanno spento le luci, siamo riusciti a ridurre, seppur non eliminare, l’inquinamento luminoso“, ha spiegato Sauro Pari, presidente della Fondazione Cetacea.
“Le tartarughe erano tutte in ottima salute, con un peso medio di 14 grammi. Un buon valore – anche se inferiore alla media di 16 – dovuto alle temperature più basse rispetto al normale, che hanno rallentato lo sviluppo embrionale”.
IL VIDEO della schiusa e del “cammino” verso il mare – clicca qui
Alcuni esemplari, una volta entrati in acqua, hanno perso l’orientamento, ma sono stati rapidamente recuperati dai volontari che hanno monitorato l’area costiera, garantendo la massima sicurezza ai piccoli durante le prime fasi di vita.
? Un nido speciale: sorvegliato da 200 volontari per oltre due mesi
Deposte nella notte tra il 23 e il 24 giugno, le uova sono rimaste sotto osservazione costante da parte di oltre duecento volontari, che si sono alternati giorno e notte per ben 70 giorni, gestendo con alto livello di coordinamento ogni aspetto della protezione del nido.
Le basse temperature registrate nei giorni successivi alla deposizione hanno ritardato la schiusa, che solitamente avviene tra i 45 e i 60 giorni, ma non ne hanno compromesso l’esito.
La Fondazione Cetacea ha fatto sapere che ulteriori nascite potrebbero verificarsi nelle prossime ore, già da oggi pomeriggio o dopo il tramonto, con l’aumento delle temperature. Secondo le stime iniziali, il nido potrebbe contenere fino a 100 uova.
L’amministrazione comunale: “Un miracolo collettivo, un simbolo per il nostro mare”
Grande soddisfazione anche da parte delle istituzioni comunali. La sindaca di Riccione, Daniela Angelini, e l’assessore all’Ambiente, Christian Andruccioli, hanno espresso il loro entusiasmo con una dichiarazione congiunta: “La schiusa di questo nido è un evento che va oltre il semplice fatto naturalistico. È la dimostrazione concreta che la tutela del nostro mare è una missione possibile, quando una comunità si unisce con un obiettivo comune.
Questo evento storico è, prima di tutto, un trionfo per i volontari, veri protagonisti di questo piccolo miracolo. Siamo orgogliosi di aver supportato questo progetto e di aver visto Riccione farsi simbolo di speranza e di rispetto per l’ambiente.”
Perché è importante: un segnale positivo per il Mediterraneo
La nascita delle Caretta caretta su spiagge dell’Adriatico nord-occidentale, come Riccione, è un fenomeno rarissimo, ma in aumento negli ultimi anni, probabilmente legato a cambiamenti climatici e mutazioni ambientali. La presenza e la sopravvivenza di questi piccoli rappresenta non solo un evento eccezionale sul piano naturalistico, ma anche un indicatore dello stato di salute del mare.
La speranza, condivisa da volontari e istituzioni, è che il nido possa regalare nuove meraviglie nei prossimi giorni e che questo evento contribuisca a rafforzare l’impegno collettivo per la tutela delle tartarughe marine e dell’intero ecosistema costiero.