Riccione, Fratelli d’Italia contro la revoca della cittadinanza a Mussolini: “Lo fanno solo perché ora governa la destra”

Si accende lo scontro politico dopo la decisione del Comune di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. A intervenire duramente è Stefano Paolini, membro del direttivo di Fratelli d’Italia Riccione, che punta il dito contro la maggioranza di centrosinistra guidata dalla sindaca Daniela Angelini, definita “comunista” e accusata di agire sotto dettatura di associazioni come l’ANPI.

“È passato più di un secolo eppure, guarda caso, si torna a parlare solo ora della cittadinanza a Mussolini – attacca Paolini –. Lo si fa con un sindaco comunista alla guida della città e con la sinistra al governo locale, mentre a livello nazionale è la destra di Giorgia Meloni a guidare il Paese. Questo è il vero motivo dietro la decisione”.

Paolini definisce la revoca un atto di “cancellazione della storia”, negando che la cittadinanza onoraria concessa a Mussolini abbia a che fare con l’esaltazione del regime, ma piuttosto con la memoria storica della città. “Riccione prende esempio da San Clemente, piccolo comune anch’esso a guida comunista, che ha tracciato questa strada. Eppure – continua – Mussolini fu proprio colui che decise il distacco di Riccione da Rimini. Una scelta simbolica che ora viene spazzata via”.

Il rappresentante di FdI ironizza anche sulla coerenza delle scelte: “Allora perché non togliere la residenza a chi vive in viale Malta o viale Corsica, con case edificate sotto il regime inaugurate da Rachele Mussolini?”. E accusa l’attuale amministrazione di seguire una logica “negazionista” e ideologica, senza alcuna apertura alla realtà politica attuale: “Questa gente ha l’odio dentro. In 103 anni nessuno aveva mai pensato a questa cancellazione. Solo ora, con il centrodestra al potere, si scatena questa offensiva ideologica”.

Paolini chiude con un affondo sarcastico: “Manca solo l’arrivo di Laura Boldrini per completare il quadro. E non ci stupiremmo se la sindaca decidesse di intitolare una via a una delle ‘risorse’ tanto care alla sinistra”.

Il caso della cittadinanza a Mussolini, che sembrava sepolto dalla storia, torna così ad accendere il dibattito politico e ideologico locale, con Riccione che diventa teatro di una nuova frattura tra memoria storica e attualità politica.