MENTRE le ruspe stanno alzando le dune per proteggere la spiaggia dalle mareggiate, e la Regione sta definendo l’intervento per sistemare la prima parte della barriera in sacchi, arriva l’ufficialità del maxi risarcimento. E’ stata pubblicato sulla gazzetta ufficiale dell’Unione europea la manifestazione di interesse per poter procedere con il risarcimento che coinvolgerà tutta la riviera allargandosi anche a situazioni di particolare disagio che si riscontrano a nord, sulla costa romagnola procedendo verso Ravenna.
L’IMPORTO dei lavori complessivo è stimato in 15,5 milioni di euro. Cifra che permetterà di portare sulle spiagge romagnole la bellezza di 1,2 milioni di metri cubi di sabbia. Per comprendere l’entità dello stanziamento, si ricordi che nella primavera scorsa il Comune era corso ai ripari con una quantità di sabbia che si aggirava sui 50mila metri cubi. Era dal 2007 che non si replicava il maxi ripascimento, che all’epoca fu eseguito con draghe che prelevavano sabbia dai giacimenti in mare aperto, e tramite un sistema di tubazioni depositavano sulla battigia il materiale per allungare l’arenile. Arrivati a questo punto non rimane che attendere il nome di cui eseguirà i lavori. «La notizia della pubblicazione della manifestazione di interesse per il maxi ripascimento è senz’altro buona – commenta l’assessore al Demanio Carlo Conti -. Ora attendiamo il proseguo. Nel frattempo siamo impegnati nelle operazioni di difesa già concordate. Entro la settimana le ruspe dovrebbero terminare i lavori per la formazione delle dune. In seguito attendiamo di capire dal servizio tecnico di bacino quando potranno iniziare le operazioni di ripristino della barriera soffolta fatta in sacchi di sabbia». Trascorso l’inverno dovrebbe a questo punto prendere il via il maxi ripascimento tanto atteso dagli operatori. Da Riccione a Misano, senza tralasciare le difficoltà dei bagnini a Bellaria, Cattolica e nella parte nord di Rimini, l’iniezione di sabbia dovrà sanare veri e propri ‘buchi’ sulla costa creati dall’erosione. Al confine tra Riccione e Misano la situazione è divenuta difficile e allo stesso modo risalendo verso la zona centrale si sono formate delle baie dove il mare riesce a farsi spazio con maggiore facilità creando veri e propri scalini. Stessa difficile situazione nella zona a nord del porto tra la zona 90 e la 100.
Resto del Carlino