Più che un piano, una vera e propria sfida per il futuro. Il Comune di Riccione ha presentato il nuovo Piano Strategico del Turismo, un progetto ambizioso e dettagliato, frutto di mesi di analisi condotte dalla società di consulenza KPMG, con un obiettivo chiaro: raggiungere un milione di arrivi l’anno e generare un impatto economico da un miliardo di euro entro il 2028.
La strategia parte da un dato di fatto: l’attuale modello turistico ha perso slancio e attrattività. Il documento indica la strada per rilanciare la città come destinazione internazionale di qualità, attraverso una trasformazione profonda dell’offerta, allungando la stagione turistica ad almeno sei mesi pieni, rafforzando l’appeal per i visitatori italiani e ampliando in modo deciso la quota di turismo estero.
KPMG: “Modello da aggiornare, Riccione ha rallentato”
Durante la presentazione pubblica al Palacongressi, Roberto Giovannini – partner KPMG – ha delineato un quadro chiaro: negli ultimi vent’anni Riccione ha perso la spinta propulsiva che aveva caratterizzato la seconda metà del secolo scorso. A pesare, secondo gli analisti, è soprattutto la dipendenza dal turismo domestico, con oltre il 50% degli arrivi concentrati tra Emilia-Romagna e Lombardia.
Una forza storica che oggi rischia di diventare un limite. Per questo il piano invita a riequilibrare il rapporto tra turismo nazionale e internazionale, puntando a portare la componente estera almeno al 20-25% delle presenze entro il 2028.
Dalla spiaggia al lifestyle: un’offerta tutta da riscrivere
La parola chiave è trasformazione. L’intervento non sarà frammentato, ma strutturato lungo nove direttrici strategiche che abbracciano ogni aspetto dell’esperienza turistica: dall’accoglienza alla ristorazione, dalla spiaggia allo shopping, dalla cultura al divertimento notturno, fino allo sport e al turismo congressuale.
Tutto con un chiaro obiettivo: rendere Riccione attrattiva 365 giorni l’anno, estendendo la stagione alta e intercettando flussi in periodi meno tradizionali con eventi mirati, iniziative internazionali e percorsi esperienziali ad alto valore aggiunto.
Verso una Riccione globale: sostenibilità, innovazione e capitale umano
Il piano prevede una rivoluzione culturale prima ancora che turistica. Riccione vuole diventare un brand globale del turismo, capace di coniugare le sue radici con una visione internazionale, abbracciando modelli sostenibili, inclusivi e digitali.
In questo percorso, il ruolo del capitale umano è centrale: formazione, competenze, attrazione di giovani talenti e imprenditorialità diffusa saranno leve essenziali. L’obiettivo non è solo accogliere turisti, ma offrire esperienze autentiche, valorizzare il patrimonio artistico e gastronomico, e posizionarsi nel mercato del wellness, lifestyle e sport tourism.
Sicurezza e qualità, pilastri per la destinazione del futuro
Nel progetto spicca anche un capitolo dedicato alla sicurezza urbana e sanitaria, ormai determinante nella scelta delle destinazioni. Spazi pubblici ben progettati, gestione dei flussi, digitalizzazione dei servizi e prevenzione sono strumenti per costruire una città accogliente e protetta, che tuteli residenti e visitatori.
La sicurezza viene inoltre vista come elemento integrante della sostenibilità sociale, un concetto che abbraccia inclusività, protezione dei dati, accessibilità e cura delle fasce più fragili.
Angelini: “Una Riccione più forte, più aperta, più pronta”
A chiudere la presentazione è stato il sindaco Daniela Angelini, che ha sottolineato il valore strategico del piano: “Vogliamo una Riccione che attragga, che cresca, che torni a guidare. Dopo anni difficili, abbiamo scelto una direzione chiara: innovare, ascoltare e progettare insieme. Questo piano è il primo passo verso una città più forte, più aperta, più pronta”.