Riccione. Sfrattati i senegalesi, arrivano i profughi

migranti510 posti in più per i profughi in arrivo nella provincia di Rimini, Ma per trovare i posti sono pronti gli sfratti di altrettante persone originarie dell’Africa, del Senegal soprattutto. A Riccione si rincorrono le emergenze. Mentre è in atto il confronto con la prefettura per la gestione dell’ondata migratoria attuale, in città l’amministrazione ha ancora a che fare con l’emergenza dell’ondata migratoria degli inizi degli anni Novanta. Da allora in tre centri di accoglienza sono ospitate persone di origine africana: in edifici in viale Puglie, viale Toscana e viale Piemonte. Anche negli anni Novanta la condizione di queste persone avrebbe dovuto essere temporanea, un aiuto offerto in attesa che i migranti riuscissero a muoversi con le proprie gambe, fraseggio più volte usato dalla politica.
Al contrario alcuni sono ormai diventati stanziali e per tanti anni non hanno nemmeno pagato il contributo che chiedeva il Comune per occupare le stanze dei tre centri. Morosi e stanziali. A questa condizione l’attuale amministrazione ha deciso di dire basta ed ha posto la partenza degli inquilini non più desiderati come condizione sine qua non per ospitare nuovi migranti.
«In Viale Piemonte – premette l’assessore ai Servizi sociali Laura Galli – attualmente ospitiamo 11 migranti all’interno dei progetti di accoglienza che ci vedono collaborare con la Prefettura. Nella struttura ci sono altri dieci posti disponibili che siamo disposti a utilizzare per ospitare nuovi profughi. Per gli altri due centri dobbiamo verifiche se mettere anche questi edifici a disposizione per l’attuale emergenza migranti». Vista l’insistenza con la aule il prefetto Peg Strano Materia ha ripetutamente chiesto ai sindaci di farsi carico con maggio impegno della problematica migranti, è probabile che dalla prefettura attendano solo il via libera. Ma questo avverrà solo quando «i locali verranno lasciati liberi da chi li occupa, persone migrate oltre vent’anni fa che occupano quei posti senza per altro avere pagato per tanto tempo il contributo loro chiesto».
Dal Comune la dirigente preposta, spiega l’assessore, ha già inviato le lettere agli inquilini. «Abbiamo chiesto di lasciare liberi i locali – riprende la Galli -, ma prima dovranno saldare il dovuto. Nei casi di malattia o salute precaria ci siamo resi disponibili a trovare la migliore soluzione». Le comunicazioni dell’amministrazione sono arrivate anche agli inquilini che occupano gli altri due centri, quelli di viale Toscana e viale Puglie.In questo periodo i due edifici sono quasi deserti, ma si popolano durante la bella stagione. «Appunto, non solo occupano gli spazi da oltre venti anni, non pagando, ma a Riccione ci stanno il tempo di fare la stagione, poi tornano al loro paese». Il Resto del Carlino