Riccione, tunisino di 23 anni sorpreso a forzare uno stabilimento balneare: arresto lampo dei Carabinieri sul lungomare

Un allarme improvviso, le immagini delle telecamere che mostrano movimenti sospetti e la corsa dei Carabinieri a fermare un giovane sorpreso a rovistare tra infissi e finestre. È quanto accaduto ieri, mercoledì 3 settembre, sul lungomare della Repubblica a Riccione, dove un ragazzo tunisino di 23 anni è stato arrestato per tentato furto aggravato.

I fatti si sono svolti nelle prime ore della mattina. Il titolare di uno stabilimento balneare, svegliato dal suono dell’antifurto, ha controllato i monitor della videosorveglianza, accorgendosi che una sagoma scura si aggirava all’interno della sua attività. Senza perdere tempo, ha avvisato la Centrale Operativa. Pochi minuti dopo, le pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno raggiunto il lungomare intercettando un giovane poco distante, con abiti scuri e cappello calato sugli occhi, ritenuto l’autore del tentativo di intrusione.

Secondo la ricostruzione dei militari, il 23enne avrebbe forzato una finestra basculante dello stabilimento, danneggiandola, e avrebbe cercato di neutralizzare una delle telecamere per cancellare le proprie tracce. L’arrivo tempestivo delle forze dell’ordine, però, ha mandato all’aria i suoi piani, evitando che riuscisse a compiere il furto.

Dopo il fermo, il giovane è stato portato in caserma e dichiarato in stato di arresto per tentato furto aggravato. Sotto disposizione della Procura della Repubblica di Rimini, è stato trattenuto nelle camere di sicurezza in attesa dell’udienza di convalida con rito direttissimo prevista per oggi, giovedì 4 settembre.

Un episodio che, se da un lato testimonia l’importanza dei sistemi di sorveglianza e delle segnalazioni veloci, dall’altro riaccende i riflettori sulla sicurezza degli esercizi commerciali lungo la riviera, soprattutto in questo periodo in cui gli stabilimenti restano punti nevralgici della vita turistica notturna.