Rimini. Abitazioni e negozi evacuati E scatta la psicosi attentato

carabinieri-artificieri-latina-487652332«ODDIO, una bomba… E’ arrivato l’Isis anche qui». «Macché signora, è un residuato bellico, della Seconda guerra mondiale». Sì, ma vallo a spiegare a quelli che da un momento all’altro si sono visti la strada transennata con le bandelle biancorosse e i posti di blocco di vigili e polizia… Dopo i sanguinosi attentati di Parigi, è bastata chiudere la Circonvallazione occidentale per scatenare la psicosi in tanti riminesi. Chi tornava al parcheggio sotto le mura per riprendere la macchina, chi andava all’asilo ‘Girotondo’ per riprendere i figli, chi semplicemente passava di lì per ritornare a casa: tutti sono stati fermati dagli agenti, che si affrettavano a spiegare che dalla strada non si poteva passare perché era stata ritrovata una bomba.
IN POCHI MINUTI, la notizia ha fatto il giro della città. Anche perché dopo mezzogiorno la Circonvallazione è parecchio trafficata, specie nei giorni di mercato come ieri. E tra le proteste «perché mi scade il parchimetro» o «faccio tardi per andare a prendere mio figlia», c’è chi ha subito pensato che l’allarme fosse per un allarme bomba ‘vero’. «Non avranno mica fatto un attentato qui a Rimini, vero…», si informa preoccupatissima Marta, settant’anni, bloccata dai vigili mentre tentava di arrivare a piazza Malatesta in bicicletta. «No signora, nessun attentato, solo un residuato bellico». Ma la voce di un allarme bomba legato al terrorismo ha continuato a spargersi, al punto tale che ancora, alle 14, c’erano riminesi che chiamavano (anche nella nostra redazione) per avere spiegazioni.
INVECE la bomba era un ‘semplice’ ordigno inesploso della Seconda guerra mondiale. Ma la sua rimozione ha costretto oltre una decina di negozianti a evacuare, e ha scatenato il panico nell’asilo ‘Girotondo’, che si trova a pochi metri da dove è stata trovato l’ordigno. «Abbiamo subito spostato i bambini dalle aule al piano superiore (davanti alla zona del ritrovamento) a una al piano terra. Ci hanno detto di non muoverci fino a quando non terminano le operazioni». Allarmati anche i genitori, che hanno dovuto attendere parecchio prima di recuperare i loro figli. Vietato entrare dall’ingresso principale e salire al piano di sopra, «per il rischio di schegge». Anche ai residenti della via i vigili hanno chiesto di lasciare casa, o in alternativa di non muoversi. «Ma io devo andare a lavorare, come faccio adesso a uscire?», tuona uno di loro. C’è chi ha infranto il divieto e si è allontanato prima delle 14, quando gli artificieri hanno portato via l’ordigno bellico. «Ma c’era bisogno di bloccare mezza città?», si chiede Giovanni. Ma in questi casi, e i riminesi dovrebbero ricordarselo bene viste le tante bombe ritrovate anche negli ultimi anni, l’evacuazione è indispensabile.

Resto del Carlino