La storia di Rimini, le due fasi e la sua evoluzione, è raccontata anche dalle sue mura antiche, presenti sin dalla sua fondazione a difesa della città e ancor oggi in parte presenti, resistenti al tempo che passa e alla mutazioni. Un’eredità di grande valore che l’Amministrazione comunale vuole valorizzare, nell’ambito dell’importante percorso di riqualificazione del patrimonio storico e culturale della città. A questo obiettivo risponde l’intervento, approvato dalla Giunta comunale nell’ultima seduta, di restauro conservativo della porzione di mura storiche da via Bastioni Settentrionali a Corso Giovanni XXII, che andrà così a completare la valorizzazione del sito di Porta Galliana.
L’intervento di restauro, concordato e approvato dalla competente Soprintendenza, mira al recupero delle superfici e al consolidamento delle cosiddette “mura federiciane” nel tratto che va da porta Galliana a Corso Giovanni XXIII, adottando il criterio del “minimo intervento”, evitando cioè lavorazioni dove non ne sussista la stretta necessità. Le opere previste assicureranno quindi la conservazione del monumento e la sua valorizzazione attraverso un ritrovato senso di unitarietà, consentendo una lettura delle varie fasi storiche e delle modifiche apportate nel tempo sulle mura.
Data l’importanza del monumento e l’incertezza documentale sulla periodizzazione, il progetto è stato preceduto da una accurata analisi stratigrafica muraria ad opera di esperti specializzati. Delle cosiddette “mura federiciane” pare si sia conservata una porzione di sacco che nel tratto tra Porta Galliana e Corso Giovanni XXIII. Sono poi susseguiti interventi in epoca malatestiana, poi ulteriori risalenti al XVI e XVII secolo, fino all’età contemporanea, momento in cui la cinta muraria della città perde definitivamente la sua originaria funzione.
Saranno consolidati i laterizi e le pietre che presentano superfici fragili e fratturate, stabilizzate e colmate le lesioni delle murature. Un puntuale intervento di microstuccatura dei laterizi e dei giunti tra gli elementi contribuirà a garantire la stabilità dei bastioni. Saranno infine revisionate le “copertine” per ripristinare il corretto deflusso delle acque meteoriche. L’avvio delle opere è stimato tra febbraio e marzo 2024, per concludersi nell’arco di quattro mesi e prevede un investimento da parte dell’Amministrazione di 200mila euro.
“Rimini è piena di testimonianze storiche di grande valore, carichi di identità e di bellezza – sottolinea l’Amministrazione Comunale – Su questo abbiamo investito e continuiamo farlo, nella convinzione che la valorizzazione della città e la sua crescita passi anche dal riappropriarsi e dalla riscoperta dei tesori storici, culturali e monumentali. Dopo la riapertura di Porta Galliana proseguiamo lungo quella direttrice, con un intervento di restauro accurato che vuole riportare in luce un segmento delle mura storiche. Nel futuro prossimo interverremo poi su un altro simbolo della città, il Ponte di Tiberio, con la pulizia del complesso monumentale e il potenziamento e il miglioramento della sua illuminazione. Segno di una città che, anche nel solco della candidatura a capitale italiana della cultura 2026, vuole rendere sempre più accessibile e fruibile il suo straordinario patrimonio”.
Ultimi lavori a Porta Galliana: deviato il traffico ciclopedonale – Partiranno invece lunedì le opere per il completamento dell’intervento di valorizzazione di Porta Galliana, riaperta e riconsegnata alla città nell’aprile 2022 e che deve essere terminato con alcune lavorazioni accessorie. Per quattro giorni, per garantire la messa in sicurezza del cantiere, il traffico ciclo pedonale sarà deviato sull’altro lato della strada.
Comune di Rimini