Rimini, assolto infermiere accusato di molestie: “Era normale assistenza sanitaria”. Innocenza piena dopo un anno di gogna

Finisce con un’assoluzione completa il caso che ha visto al centro un infermiere 34enne dell’ospedale Infermi di Rimini, accusato di violenza sessuale nei confronti di una paziente. Il verdetto è arrivato dal Tribunale di Rimini, dove la giudice Raffaella Ceccarelli ha stabilito che “il fatto non sussiste”, scagionando totalmente il sanitario.

L’episodio contestato risaliva a diversi mesi fa, quando una donna di 28 anni, di origine cubana, si era recata al pronto soccorso lamentando dolori forti e persistenti all’addome. Dopo le prime cure, i medici avevano disposto ulteriori accertamenti, tra cui un esame delle urine. La giovane, collegata a una flebo, era stata condotta in barella nel bagno del reparto Astanteria. Qui aveva chiesto aiuto all’infermiere per potersi reggere in piedi.

Secondo la denuncia presentata poco dopo, l’operatore sanitario avrebbe approfittato della situazione per compiere toccamenti inappropriati, durante le fasi di assistenza e igiene. Tuttavia, durante il processo, è emerso un quadro molto diverso da quello ipotizzato all’inizio.

La difesa – sostenuta dall’avvocata Marika Patrignani del foro di Rimini – ha ricostruito ogni passaggio, dimostrando che l’infermiere aveva semplicemente svolto quanto richiesto dalla procedura, senza mai superare i limiti professionali. La stessa reazione della paziente – tornata in ospedale alcune ore dopo accompagnata da due persone, e culminata in un’aggressione fisica nei confronti del sanitario – è stata valutata come successiva a un fraintendimento, aggravato dal contesto di fragilità psicofisica.

Non solo: fu proprio l’infermiere a riportare le lesioni più gravi nell’episodio, tanto da ricevere una prognosi di 40 giorni.

La sentenza di assoluzione con formula piena mette dunque la parola fine a una vicenda giudiziaria dolorosa per tutte le persone coinvolte, e ribadisce l’importanza di accertare i fatti nel dettaglio prima di formulare accuse in contesti delicati come quello sanitario.