Rimini. Avvio processo per bancarotta a Sauro Nicolini, ex amministratore di Cmv. La Procura contesta un deposito di circa 6 milioni di euro in banche sammarinesi

Si è aperto giovedì 26 giugno il procedimento giudiziario a carico di Sauro Nicolini, 68enne imprenditore e figura storica della cooperativa edilizia Cmv di Verucchio. Il processo riguarda accuse di bancarotta fraudolenta, con altre quattro persone imputate. La Procura ha contestato a Nicolini e agli altri imputati il deposito di circa 6 milioni di euro in banche sammarinesi, provenienti dalla vendita di immobili e sottratti ai conti della società fallita.

La difesa dell’imprenditore, composta dagli avvocati Carlo Alberto Zaina, Marco Zanotti e Consuelo Riminucci, ha contestato l’interpretazione dell’accusa, sostenendo che le somme fossero state accantonate anni prima del fallimento, avvenuto nel 2017, e siano state successivamente reintegrate nelle casse societarie per far fronte alla crisi finanziaria. La crisi di Cmv, storica cooperativa, è stata attribuita alla crisi dei subprime che, a livello globale, ha innescato effetti negativi sull’economia.

Nel corso dell’udienza, i legali hanno presentato una perizia del consulente Stefano Berti a sostegno delle proprie tesi. Contestualmente, l’avvocato Maurizio Ghinelli, rappresentante della curatela fallimentare, ha ottenuto il dissequestro di 1,8 milioni di euro dai fondi congelati presso il Fondo Unico di Giustizia di Roma. Queste somme saranno destinate ai creditori, anche se l’importo è inferiore rispetto alle stime iniziali.

Nicolini, già assolto in cinque altri procedimenti per reati fiscali o analoghi, si vede ora coinvolto in questa nuova fase giudiziaria legata alla gestione della cooperativa.