«Rischiamo di essere sfrattati». Per mesi sono rimasti in silenzio, hanno continuare a fare dribbling restando con la bocca cucita. Ora i giocatori del Rimini prendono carta e penna per raccontare non l’amato mondo del pallone fatto di cene di gala e macchine di lusso, ma quello dei conti fatti con la calcolatrice per arrivare a fine mese. Mesi senza stipendio, affitti e ristoranti non pagati dalla società ormai al collasso. «Ci teniamo a sottolineare che non si tratta di capricci di ragazzi privilegiati – dicono – Ci riteniamo fortunati a poter vivere facendo ciò che ci piace, ma il calcio negli ultimi anni è cambiato. In Lega Pro non ci sono stipendi faraonici, ma compensi normali che ci consentono di far vivere dignitosamente le nostre famiglie». Detto ciò parte l’elenco di quello che manca e non si tratta solo di stipendi non percepiti. «Nel corso di questa stagione abbiamo accettato diversi compromessi. Ci siamo allenati con uno staff medico praticamente assente, ci siamo improvvisati massaggiatori e fisioterapisti, abbiamo pagato di tasca nostra l’acquisto l’acqua e la macchina del ghiaccio. Ci siamo pagati visite mediche e risonanze». Da un giorno all’altro capitan Martinelli e compagni si aspettano di essere sfrattati. «Il proprietario del residence in cui alcuni di noi risiedono, il Delfina – spiegano – reclama i pagamenti e, nonostante sia sempre stato molto disponibile con noi, a breve sarà costretto a sfrattarci. Lo stesso discorso vale per il ristorante lo Zodiaco che da tre mesi ospita un piccolo gruppo di calcatori senza vedere un soldo. Hanno atteso tutti più del dovuto, ma non possono di certo mantenere figli non loro».
I BIANCOROSSI in queste settimane si sono attivati per cercare una soluzione rispetto agli stipendi non pagati dal presidente De Meis. «Per evitare il fallimento abbiamo chiesto lo sblocco della fidejussione accettando di rinunciare ad una parte dell’ingaggio di questa stagione». In serata arriva la risposta del club biancorosso. «I tesserati – dicono da piazzale del Popolo – rinunciando a una quota stabilita del lordo su sette mensilità, potranno percepire in tempi rapidi, oltre alle due mensilità arretrate, anche altri due stipendi, più chiaramente il resto dovuto entro le date prestabilite. I conteggi relativi a quest’accordo sono stati consegnati all’associazione calciatori. A oggi, nonostante alcuni ritardi nei pagamenti e grazie ad accordi già presi per saldare le pendenze, tutti i giocatori che beneficiano di vitto e alloggio, da settembre hanno regolarmente utilizzato le strutture messe a disposizione dalla società».
