La ‘marcia’ su Roma del presidente del Tribunale, Rossella Talia. Il capo del Palazzo di Giustizia ha partecipato alla riunione straordinaria del Comitato direttivo centrale dell’Anm, al quale sono stati invitati i capi di tutti gli uffici giudiziari italiani per «denunciare pubblicamnente la intollerabile situazione di carenza di personale». E da dire, la Talia ne aveva parecchio, considerando che in via Carlo Alberto Dalla Chiesa, solo il personale con potere di firma ha una scopertura del 36,43 per cento, mentre è del 17,65 quello dei magistrati togati. Una voragine, in un territorio che ha i numeri di una provincia e i problemi di una metropoli. E che è stata dichiarata ‘sede disagiata’ dal 2011.
«E’ indispensabile – ha detto la Talia – prendere atto, di fronte alla quantità e qualità della domanda di giustizia della realtà socio-economica del nostro territorio, che non possiamo a essere per pianta organiza il penultimo tribunale del distretto». Tanto per fare qualche numero, abbiamo in carico numerosi processi della Direzione distrettuale antimafia che ci piazzano al secondo posto in regione come carico dibattimentale penale. Il Collegio sta infatti trattando 9 processi di provenienza Dda e 13 per reati associativi, molti dei quali di natura fiscale e tributaria, un altro fronte che impegna moltissimo gli uffici giudiziari. Anche nei processi penali iscritti, definiti e pendenti nell’anno giudiziario 2014-2015 con rito collegiale, siamo secondi soltanto a Bologna. Bastano i numeri delle intercettazioni telefoniche: prima Bologna con 1.325, seconda Rimini con 957, sempre tra il 2014 e il 2015.
«Va superata – ha continuato il presidente – l’ottica distorta che deriva dalla limitata estensione geografica e del numero i residenti, a fronte di 15 milioni di presenze turistiche registrate nel 2015, del vasto contenzioso in materia di diritto dell’impresa, e dei pesanti tentativi già in atto di ramificazioni di infiltrazione di gruppi della criminalità camorristica. Il Tribunale ha sempre fatto la sua parte, e non si vede perchè non possa avere la stessa dignità ed ugual numero di giudici e personale dei Tribunali vicini. E ciò anche per evitare l’esodo di magistrati e cancellieri». il Resto del Carlino
