Rimini, Cesenatico e Bellaria colpite dalla grandine: distrutte orticole e frutteti, centinaia di ettari compromessi

La violenta grandinata che si è abbattuta sabato 2 agosto tra la costa e l’entroterra romagnolo ha lasciato dietro di sé un bilancio pesantissimo per l’agricoltura. Ieri, domenica 3 agosto, è partita la prima ricognizione dei danni: Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini conferma che centinaia di ettari di colture sono stati compromessi, in particolare nei territori di Cesenatico, Bellaria, San Mauro Pascoli, Savignano sul Rubicone e Rimini.

I chicchi di grandine, grossi come palline da ping pong, hanno colpito con una tale violenza da devastare ortaggi, frutta e girasoli in maturazione. Le raffiche di vento hanno aggravato ulteriormente la situazione, danneggiando non solo le colture ma anche le strutture arboree.

Tra le coltivazioni più danneggiate ci sono le orticole a pieno campo, come zucchine e lattughe, ormai compromesse al punto da non poter essere commercializzate. Colpiti duramente anche i frutteti, dove i frutti estivi ancora in pianta risultano lesionati e gli alberi segnati dall’impatto del ghiaccio. A essere travolti dalla tempesta anche diversi impianti di girasole, già prossimi alla raccolta, che risultano completamente distrutti.

Secondo Daniele Montemaggi, presidente di Confagricoltura Forlì-Cesena e Rimini, i danni agli ortaggi sono già visibili e importanti, mentre per una stima precisa delle perdite nei frutteti sarà necessario attendere qualche giorno. Per le aziende agricole del territorio, osserva, si tratta dell’ennesimo colpo durissimo.

Montemaggi sottolinea inoltre la straordinarietà dell’evento: una grandinata di tale intensità non si vedeva da anni in zona. Le dimensioni eccezionali dei chicchi hanno reso inefficaci anche i sistemi di protezione adottati da molte aziende agricole. Per il presidente dell’organizzazione è urgente coinvolgere le istituzioni, ponendo al centro dell’agenda politica il tema della gestione del rischio agricolo in un contesto in cui il cambiamento climatico è ormai la norma, non l’eccezione.

Confagricoltura si impegna – ribadisce Montemaggi – a svolgere un ruolo attivo nel rappresentare alle autorità competenti l’aggravarsi delle difficoltà del settore agricolo, colpito non solo da eventi estremi sempre più frequenti, ma anche da fenomeni come l’incremento della fauna selvatica e la proliferazione di insetti dannosi, già denunciati più volte dagli operatori del comparto.

Oggi, lunedì 4 agosto, si attende che l’associazione agraria completi il monitoraggio dei danni e avvii il dialogo con le istituzioni per l’attivazione di misure di sostegno e ristoro a favore delle aziende colpite.