Rimini, commemorato il 45° anniversario della strage di Bologna: forte il legame con la città e il ricordo di Flavia Casadei

Si è tenuta questa mattina, venerdì 1 agosto, presso gli spazi interni delle Officine Manutenzione Locomotive di via Tripoli, la commemorazione del 45° anniversario della strage della stazione di Bologna Centrale, insieme al ricordo delle vittime degli attentati ai treni Italicus e 904. Un momento toccante, che ha unito istituzioni, lavoratori e cittadini attorno alla memoria di una delle pagine più drammatiche della storia repubblicana.

Alla cerimonia hanno preso parte l’assessora comunale Francesca Mattei, l’assessora regionale Roberta Frisoni e Michele Bertaccini, intervenuto a nome delle rappresentanze sindacali. Momento particolarmente emozionante è stata la presenza di Claudio Casadei, fratello di Flavia Casadei, giovane riminese vittima dell’attentato del 2 agosto 1980, cui il Comune di Rimini ha dedicato la scuola primaria di Viserba. A concludere la commemorazione è stata la benedizione di don Lauro Bianchi.

Numerosi operai e impiegati delle officine ferroviarie hanno sospeso il lavoro per prendere parte alla cerimonia, affiancati da esponenti di associazioni locali e da altri cittadini. “Un momento molto sentito – si legge nella nota – in cui sono stati raccontati quei momenti drammatici vissuti alla stazione di Bologna, mantenendo viva la memoria di una tragedia che ha segnato profondamente la storia del nostro Paese.”

La partecipazione del Comune di Rimini alle celebrazioni proseguirà domani, sabato 2 agosto, con la presenza dell’assessora Mattei a Bologna, dove si terrà la manifestazione ufficiale in piazza delle Medaglie d’Oro, davanti alla stazione. Alle 10.25, orario esatto dell’esplosione, il triplice fischio del treno e il minuto di silenzio renderanno omaggio alle 85 vittime e oltre 200 feriti causati dall’attentato di matrice neofascista.

Nel suo intervento, l’assessora Mattei ha ricordato come la memoria sia uno strumento di responsabilità e impegno civile: “Il fascismo non è solo un periodo storico con una data di inizio e di fine – ha dichiarato – ma è un’ideologia che, come dimostra la strage del 2 agosto 1980, è sempre stata presente ed è sempre presente nel nostro Paese. I depistaggi e la mancanza di trasparenza nell’accesso agli atti sono una dimostrazione di come la violenza abbia avuto forme differenti nel tempo.”

Ha poi aggiunto: “Tanti e tante riminesi sentono la stazione di Bologna come un luogo vicino. Tutti ci ricordiamo cosa significa quell’orologio fermo sulle 10:25 e quella targa che reca il nome delle persone civili che hanno perso la vita per mano della criminalità neofascista. Se non possiamo comprendere a fondo il dolore individuale, sicuramente il dolore collettivo è profondo. Un modo per fare memoria è proprio quello di stare accanto ai familiari delle vittime.”

Concludendo, l’amministrazione comunale ha ribadito l’impegno costante nel preservare la memoria collettiva, affinché quella strage non venga dimenticata e il sacrificio delle vittime continui a rappresentare un monito per le generazioni future.