VIA LIBERA al bilancio, e anche al ricorso in Cassazione. Banca Carim non fa sconti ai giudici, nonostante il verdetto di fallimento di Aeradria pronunciata dal Tribunale di Rimini sia stato confermato dalla Corte d’Appello. L’istituto di credito di piazza Ferrari, che con il crac di Aeradria non solo ha perso i 9 milioni di euro concessi con vari finanziamenti e mai riavuti, ma rischia di dover pagare anche un risarcimento danni di 11 millioni chiesto dal curatore fallimentare Renato Santini, ha ufficialmente deciso ieri di impugnare la sentenza di fronte alla Cassazione. Sempre nella giornata di ieri i soci di Carim hanno approvato il bilancio 2013, che si è chiuso con un utile di 5,9 milioni che permetterà, per la prima volta dopo 4 anni, di distribuire dividendi agli azionisti. La cifra è bassa, meno di 3 centesimi per ogni azione posseduta, ma resta il fatto che non accadeva dal 2009. Tra i soci Carim presenti ieri alla votazione del bilancio (oltre un centinaio in sala, in rappresentanza del 66% degli azionisti), solo uno contrario: l’ex comandante della Guardia di finanza Enrico Cecchi, che ha ribadito le sue forti perplessità sull’opportunità di distribuire dividendi. (…) Il Resto del Carlino
