Rimini. È nato il nuovo Conservatorio “Maderna-Lettimi”

Il 27 dicembre scorso, il Ministro dell’Università Anna Maria Bernini ha firmato il decreto di fusione del Conservatorio di Rimini e del Conservatorio di Cesena. Questo passaggio era previsto dalla statizzazione dell’Istituto musicale “Lettimi”, con cui il Ministero ha stabilito che entro dodici mesi dovevano essere completati gli atti relativi all’unione delle due istituzioni.

Dal 1° gennaio 2024, i due Conservatori statali hanno ufficialmente cessato di esistere come singole istituzioni per dare spazio al nuovo Conservatorio “Maderna-Lettimi”, che avrà una doppia sede a Cesena e Rimini. Questa è una novità assoluta nel panorama dell’Alta Formazione Artistico Musicale italiana, in cui fino ad ora esistevano solo sedi distaccate di istituti, ma non doppie sedi con pari dignità e autonomia come in questo caso.

Entro la fine di febbraio 2024, il nuovo Conservatorio, temporaneamente guidato dall’attuale presidente e direttore dell’istituto Lettimi, avvocato Gianandrea Polazzi e Maestro Ludovico Bramanti, costituirà i nuovi organi direttivi come direttore, consiglio accademico, presidente e consiglio di amministrazione.

Con questa fusione, si apre una nuova fase nella secolare storia della prestigiosa istituzione musicale riminese. Grazie a questa soluzione organizzativa e gestionale, il Conservatorio potrà ottimizzare le risorse, beneficiare di contributi e soprattutto creare nuove sinergie locali e statali. Ciò permetterà di sviluppare un circuito virtuoso sia in termini di relazioni accademiche, sia di opportunità artistiche e concertistiche.

“Un’altra dimostrazione -commenta l’Amministrazione comunale –  di come siano molteplici le opportunità per il territorio di fare squadra nella prospettiva di una crescita comune dove le rispettive peculiarità ed eccellenze diventano motore propulsivo di sviluppo per la comunità nel suo complesso. Dopo il passaggio a conservatorio statale del Lettimi che ne ha implementato il prestigio e contribuito a completare la filiera dell’educazione musicale cittadina, ora il conservatorio consolida le sinergie di Rimini in ambito accademico, formativo e culturale della Romagna. Un principio che è l’essenza del percorso di candidatura di Rimini a capitale italiana della cultura 2026: la cultura appunto come fattore di unione e di aggregazione”.