Rimini. Epilogo del Caso “Anabolandia”: il Dottor Bianchi radiato dall’Ordine dei Medici

La carriera del medico riminese Vittorio Emanuele Bianchi si è conclusa definitivamente con la sua radiazione dall’Ordine dei Medici, a seguito della condanna nell’inchiesta “Anabolandia”. Il caso, che ha avuto un impatto significativo nel mondo sanitario e sportivo, arriva al termine di un lungo processo che ha coinvolto il medico in un’organizzazione illecita di doping.

Nel 2011, l’operazione “Anabolandia”, condotta dai Carabinieri del NAS, aveva portato alla luce una rete di distribuzione di farmaci dopanti destinati a sportivi di ogni livello, senza alcuna giustificazione terapeutica. In quell’occasione, Bianchi era stato arrestato insieme ad altri membri dell’organizzazione, che si dedicava alla prescrizione di sostanze per migliorare le prestazioni agonistiche.

Sebbene nel 2017 fosse stato assolto in un’altra inchiesta, il medico ha visto la sua condanna definitiva arrivare nel 2020, quando la Corte di Cassazione ha respinto il suo ricorso, confermando la pena di tre anni di reclusione inflitta dalla Corte d’Appello di Bologna. A seguito di questa condanna, l’Ordine dei Medici di Rimini ha avviato un procedimento disciplinare che ha portato alla sua radiazione.

La Commissione Centrale Esercenti Professioni Sanitarie del Ministero della Salute ha ritenuto che le violazioni commesse fossero talmente gravi da giustificare la decisione di escludere Bianchi dalla possibilità di esercitare la professione medica. Con questo provvedimento, il medico non potrà più operare come professionista sanitario, segnando la fine di una carriera macchiata dalle sue scelte illecite.