Il mare di Rimini ha accolto un’estate diversa dal solito. Piazzale Boscovich, cuore del porto, ha visto chiudersi ieri l’esperienza inaugurale di “Spiaggia Libera Tutti”, un progetto che ha reso l’arenile accessibile a ogni cittadino, senza barriere fisiche o sociali. In tre mesi di attività, dal 16 giugno fino all’8 settembre, la spiaggia inclusiva ha registrato numeri oltre le attese, confermandosi come un modello che il Comune ha già deciso di riproporre l’anno prossimo.
Dati e numeri della stagione
Le prenotazioni sono state 1.509, per un totale di circa 5.560 presenze. In prevalenza si trattava di famiglie o piccoli nuclei che hanno usufruito della struttura per giornate singole (82% dei casi), ma non sono mancati soggiorni più lunghi. Grazie al sistema delle turnazioni a mezza giornata, l’occupazione dei gazebo ha superato il 120%, segno della continua domanda e di una gestione intelligente degli spazi.
Ospiti anche dall’estero e grande partecipazione sociale
La spiaggia non ha accolto solo riminesi. Una parte delle prenotazioni è arrivata da turisti di altre regioni italiane e dal 6% di stranieri, attratti da un’esperienza che combina mare, accoglienza e inclusione. Vitalissimo anche il contributo del territorio: oltre venti associazioni e cooperative sociali hanno partecipato all’animazione degli spazi con attività dedicate.
Soddisfazione e riconferma per il 2025
Il riscontro da parte degli ospiti è stato definito “altissimo” dall’Amministrazione comunale, che ha sottolineato come l’accessibilità al mare non migliori solo la vita delle famiglie interessate ma innalzi il grado di civiltà dell’intera comunità. Proprio per questo il sindaco e l’assessore alle Politiche sociali hanno annunciato l’intenzione di rafforzare ancora l’esperienza.
Investimenti e prospettive future
Il progetto è sostenuto dal Comune e dalla Regione Emilia-Romagna, con un investimento complessivo di 580 mila euro. La gestione resterà affidata a una rete di cooperative sociali e l’estate 2025 sarà la seconda tappa di un percorso che vuole rendere stabile un modello di turismo davvero accessibile.
Una stagione che rimane
Più che numeri e prenotazioni, l’estate appena passata lascia il ricordo di famiglie che hanno potuto vivere la spiaggia con dignità e autonomia. Una piccola rivoluzione quotidiana che va oltre l’arenile di Piazzale Boscovich e che proietta Rimini tra le città che considerano il mare come un bene comune, aperto a tutti senza distinzioni.