Nonostante le spiagge affollate e il ritorno del caldo, Ferragosto a Rimini porta con sé una spia evidente: il caro prezzi pesa sui turisti. I viaggiatori italiani che hanno scelto la Riviera romagnola tra il 12 e il 13 agosto stanno modulando le proprie vacanze per contenere le spese, prediligendo seconde case, soggiorni da amici o parenti e soluzioni alternative agli hotel.
La permanenza media si aggira intorno ai 13 giorni, con un budget stimato di circa 570 euro a persona. Gli alberghi riescono ad ospitare circa un quarto dei turisti, mentre B&B, affitti brevi e agriturismi si dividono le restanti quote. L’occupazione media delle strutture ricettive italiane arriva all’88%, trainata anche dal ponte di Ferragosto che va dal 15 al 17 agosto.
Tuttavia, i rincari pesano: secondo l’Unione Nazionale Consumatori, i prezzi alberghieri riminensi sono aumentati del 10,9% nell’ultimo anno, tra i più elevati in Italia, influenzando le scelte dei vacanzieri. Anche i ristoranti registrano un impatto economico: quelli aperti sono circa il 70%, con menu di Ferragosto a un prezzo medio di 61 euro.
Nonostante tutto, Rimini continua ad attrarre italiani e stranieri, confermandosi meta balneare storica. Ma l’andamento dei prezzi spinge molti a optare per formule più economiche, dimostrando come il turista contemporaneo stia sempre più cercando soluzioni “creative” per godersi il mare senza rinunciare al risparmio.