Lo filmano mentre incontra una escort transessuale e lo ricattano per ottenere fino a 80 mila euro, minacciando di diffondere il video compromettente.
Un uomo di 66 anni di Rimini e una transessuale di 30 anni proveniente dalla Bulgaria sono stati arrestati il 15 gennaio grazie ad un’operazione congiunta della squadra mobile di Rimini e della polizia bulgara, in seguito a un’ordinanza del Gip, Raffaella Ceccarelli.
L’uomo riminese, difeso dall’avvocato Tiziana Casali, è stato posto agli arresti domiciliari, mentre la transessuale si trova in carcere in Bulgaria. Entrambi sono accusati di estorsione, mentre l’uomo italiano è stato imputato anche di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. L’imprenditore coinvolto è assistito dall’avvocato Alessandro Petrillo.
Secondo le indagini della squadra mobile di Rimini, coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani, l’imprenditore, dopo aver conosciuto la donna su un sito web e aver avuto due incontri a pagamento, è stato costretto a versare somme di denaro per evitare che il video compromettente venisse inviato alla moglie e a un’amica. La polizia è quindi riuscita a scoprire che l’uomo riminese, oltre a fornire all’alloggio alla transessuale, aveva anche una stretta collaborazione con lei. L’individuo è stato successivamente individuato in Bulgaria dalla polizia locale ed è ora in carcere.