Rimini, “giallo” dell’omicidio-Paganelli. Dassilva ribadisce: “Non ho ucciso io Pierina”.

«Non ho ucciso io Pierina». Con queste parole, pronunciate al termine di una breve udienza davanti al tribunale del Riesame, Louis Dassilva ha voluto ancora una volta dichiarare la propria innocenza. È apparso dimagrito, provato nel fisico e nello sguardo, ma determinato a far sentire la sua voce. Nonostante le condizioni di salute che i suoi legali definiscono “preoccupanti”, Dassilva ha scelto di essere presente in aula.

L’udienza, durata circa mezz’ora, si è svolta giovedì mattina di fronte allo stesso collegio che era stato invitato dalla Cassazione a motivare meglio la precedente decisione di rigetto. Gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi hanno depositato una nuova istanza di scarcerazione, portando all’attenzione dei giudici nuovi elementi, tra cui ulteriori registrazioni audio delle telecamere installate nel box di un condomino di via del Ciclamino. Secondo la difesa, queste evidenze offrirebbero una lettura alternativa degli eventi della mattina in cui fu trovato il corpo di Pierina Paganelli, oltre a far emergere incongruenze nella ricostruzione dell’accusa.

All’uscita dal tribunale, i legali hanno descritto lo stato attuale del loro assistito: «Beve e mangia poco, non sta bene siamo preoccupati». Dassilva è rientrato in carcere in attesa della decisione del Riesame, attesa a breve. In caso di ulteriore rigetto, la difesa è pronta a ricorrere nuovamente in Cassazione.