La vicenda dell’omicidio di Pierina Paganelli torna a focalizzare l’attenzione degli investigatori grazie a una nuova perizia fonica sugli audio raccolti dalla telecamera di videosorveglianza collocata nel garage di via del Ciclamino. L’iniziativa è stata promossa dalla difesa di Louis Dassilva, unico indagato per il caso, che ha avanzato richiesta di un incidente probatorio per analizzare con maggiore precisione i suoni catturati nel luogo del delitto.
Il fine dell’esame fonico è duplice: da una parte, si cercherà di stabilire se nei rumori registrati si possano distinguere voci umane; dall’altra, si tenterà di riconoscere con esattezza i suoni prodotti dall’apertura e chiusura di porte basculanti, tagliafuoco e dall’attività degli ascensori. I periti saranno chiamati a concentrarsi in particolare su quattro momenti precisi, soprattutto quelli del pomeriggio del 3 ottobre, quando, secondo la difesa, potrebbero esserci stati eventuali sopralluoghi di Dassilva nell’area.
Gli audio, già esaminati in fase investigativa, collocano l’omicidio intorno alle 22:13: in undici secondi, il killer avrebbe aggredito la vittima, infliggendo 29 coltellate e provocandone la morte. Nella registrazione si percepiscono otto urla di Pierina prima che il silenzio cali sul luogo del delitto, segnalando la fine della sua agonia. L’ultimo suono identificato dagli inquirenti è quello della chiusura di una porta tagliafuoco, probabilmente mentre l’assassino abbandonava il garage.
Oltre all’orario dell’omicidio, la nuova perizia estenderà l’analisi agli altri rumori registrati nelle ore successive, tra cui l’apertura e chiusura di una porta tagliafuoco e il movimento di una basculante. Secondo la difesa, questi suoni potrebbero indicare un possibile intervento post-delitto, con la scena del crimine modificata da terzi. Tale ipotesi trova anche supporto nella consulenza della criminologa Roberta Bruzzone, che ha sempre sostenuto che il corpo della vittima sia stato spostato prima del ritrovamento.
Le verifiche riguarderanno anche le registrazioni della mattina del 4 ottobre 2023, quando il cadavere di Pierina venne scoperto ufficialmente dalla nuora Manuela Bianchi. In quella circostanza, durante l’incidente probatorio dello scorso novembre, la donna riferì di aver incontrato Dassilva nel garage, il quale le comunicò la presenza del corpo tra le porte tagliafuoco. Una circostanza che ha pesato nelle indagini ma che, secondo i legali della difesa, necessita ulteriori approfondimenti attraverso i nuovi esami fonici.
Il procedimento in corso conferma come gli strumenti tecnologici, e in particolare le analisi audio, assumano un ruolo centrale nelle indagini criminali moderne, permettendo di ricostruire dettagli essenziali per la verità. L’attesa ora è per i risultati della perizia che potrebbe fornire elementi decisivi nel complesso puzzle di questa tragica vicenda.