Rimini, “giallo” Pierina Paganelli: ore decisive per la scarcerazione di Louis Dassilva, accusato dell’omicidio dell’anziana con 29 coltellate

La vicenda dell’anziana accoltellata a Rimini arriva a un punto di svolta. In queste ore il giudice deciderà se Louis Dassilva – unico indagato per l’omicidio di Pierina Paganelli – resterà in carcere o tornerà libero. Accusa e difesa si affrontano con ricostruzioni opposte: da un lato audio inquietanti e testimonianze che collocano l’uomo sulla scena del crimine, dall’altro l’assenza di prove fisiche e dubbi sulla credibilità di un testimone chiave.

L’attesa della decisione del giudice

Sono giorni cruciali per Louis Dassilva, 35enne di origini senegalesi in carcere dal luglio 2024 con l’accusa di aver ucciso a coltellate la 79enne Pierina Paganelli la sera del 3 ottobre 2023 a Rimini. Il giudice per le indagini preliminari (Gip) Vinicio Cantarini è chiamato a decidere in queste ore sulla richiesta di scarcerazione presentata dai legali di Dassilva. La decisione è attesa tra oggi e domani e segnerà una svolta cruciale nell’inchiesta. Nei prossimi giorni (giovedì 17 aprile) interverrà anche il Tribunale del Riesame di Bologna, chiamato a rivalutare la custodia cautelare dopo che in gennaio la Corte di Cassazione ha annullato per incongruenze l’ordinanza di arresto, richiedendo un nuovo esame degli indizi. In questo contesto, la scarcerazione di Dassilva potrebbe arrivare già dal Gip oppure, in caso di rigetto, essere eventualmente disposta dal Riesame. Si tratta dunque di un momento di grande attesa e tensione, con accusa e difesa che hanno depositato memorie dettagliate per sostenere le proprie tesi: il pm Daniele Paci una memoria di 10 pagine, gli avvocati di Dassilva ben 161 pagine a favore della liberazione.

Accusa e prove a carico di Dassilva

Secondo la Procura di Rimini, vi sono ancora gravi indizi di colpevolezza a carico di Louis Dassilva, tali da giustificarne la permanenza in carcere. In particolare, la testimonianza di Manuela Bianchi – nuora della vittima nonché ex amante di Dassilva – è ritenuta “pienamente riscontrata” da vari elementi oggettivi?. Bianchi (indagata per favoreggiamento) ha cambiato versione alcune settimane fa, rivelando dettagli finora inediti sull’omicidio. Ha raccontato agli inquirenti che la mattina del 4 ottobre 2023, poche ore dopo il delitto, incontrò Louis nel garage dove giaceva il corpo di Pierina; lui le avrebbe detto di non fare rumore e di salire a chiedere aiuto a un vicino, abbracciandolo per sviare i sospetti. Un particolare agghiacciante emerso dal suo racconto riguarda un barattolo di vetro trovato in frantumi accanto alla vittima: Bianchi riferisce che Dassilva le parlò di “cose cadute a terra” dalle mani della suocera, un dettaglio che – sottolinea il pm – solo l’assassino poteva conoscere.

Gli inquirenti hanno inoltre depositato nuove perizie tecniche che sembrano rafforzare l’accusa. Una telecamera di sicurezza situata a circa 60 metri ha infatti registrato audio e rumori durante l’aggressione: tra le 22:12 e le 22:13 di quella notte si sentono distintamente alcune parole – “Calma”, “Buona!” e “Ragazza” – pronunciate immediatamente prima e dopo le coltellate?. L’analisi fonica del perito incaricato dal pm attribuisce quelle parole a due voci diverse: una maschile, ritenuta compatibile con quella di Louis Dassilva, e una femminile, compatibile con Manuela Bianchi?. Questo audio collocherebbe dunque entrambi insieme sulla scena del crimine nei minuti del delitto. A supporto della versione di Bianchi vi sono anche i dati telematici: il cellulare di Manuela risulta collegato in rete intorno alle 22:15 (impossibile dal garage interrato privo di segnale, a conferma che in quel frangente lei era al piano superiore), mentre il telefono di Louis rimane inattivo proprio nell’intervallo critico in cui Pierina veniva assassinata. Inoltre una vicina di casa, ascoltata come testimone, ha fornito elementi coincidenti con le dichiarazioni di Bianchi sul susseguirsi degli eventi?. Tutti questi elementi inducono la Procura a ritenere Bianchi “perfettamente credibile” e a sostenere che il quadro indiziario contro Dassilva sia solido?. Non va dimenticato, infine, che lo stesso Dassilva ha rifiutato di sottoporsi a un confronto diretto in aula con la sua ex amante: un atteggiamento che, secondo l’accusa, ha ulteriormente rafforzato la posizione di Bianchi come teste chiave.

La difesa e i dubbi sul racconto di Manuela

Di tutt’altro avviso la difesa di Louis Dassilva, che invoca la scarcerazione immediata del suo assistito. Gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi sostengono che “tante cose non tornano” nella ricostruzione accusatoria. In assenza di prove scientifiche univoche, affermano, non si può tenere un uomo in carcere. I legali evidenziano innanzitutto la carenza di riscontri forensi: nessuna traccia di DNA di Dassilva è stata rinvenuta sulla scena del crimine e neppure sul corpo o sugli abiti di Pierina. Anche gli accertamenti sulla famosa cam3 – la telecamera di sorveglianza esterna nei pressi del garage – non hanno prodotto immagini utili a collocare Louis sul luogo del delitto?. Il quadro indiziario iniziale, a loro dire, si è anzi indebolito con il progredire delle indagini: molti indizi chiave sono caduti, smentiti o ridimensionati dalle nuove perizie?. Ad esempio, i consulenti tecnici nominati dalla difesa contestano l’interpretazione dell’audio ambientale: secondo i periti di parte, la voce femminile registrata non sarebbe quella di Manuela Bianchi, mettendo in dubbio l’identificazione proposta dall’esperto della Procura.

Il fulcro della strategia difensiva resta comunque l’attacco alla credibilità di Manuela Bianchi, ritenuta dagli avvocati una testimone inaffidabile e “interessata”. Essi sottolineano le contraddizioni nei comportamenti della donna: inizialmente, per mesi, Bianchi ha taciuto il presunto coinvolgimento di Louis, continuando anzi a difenderlo, poi ha cambiato versione fornendo accuse dirette solo di recente?. Questo repentino cambio di rotta, a detta della difesa, getta un’ombra sui reali motivi della nuora nel parlare e fa vacillare l’intero impianto accusatorio. I legali di Dassilva riferiscono di aver depositato una corposa memoria (ben 161 pagine) in cui smontano punto per punto il racconto di Manuela e gli indizi raccolti contro il loro cliente. Hanno anche consegnato al Gip nuovi documenti e consulenze tecniche a supporto della loro tesi. Se necessario, annunciano, sono pronti a ricorrere oltre: «Faremo ricorso anche se a Louis venissero dati i domiciliari: va scarcerato»?. In sintesi, per la difesa Louis Dassilva è innocente e non deve più restare in cella in assenza di prove concrete e univoche della sua colpevolezza?.

Reazioni e prossimi passi

Nell’attesa del verdetto, il caso continua a tenere con il fiato sospeso familiari e opinione pubblica. I figli di Pierina – che fin dall’inizio chiedono verità e giustizia per la madre – credono fermamente alle parole della cognata Manuela. I loro legali, Monica e Marco Lunedei, ribadiscono che il racconto di Bianchi trova pieno riscontro nei dati oggettivi: ad esempio, il numero di passi registrati dal telefono di Manuela quella mattina combacia con la sua ricostruzione, così come le misurazioni degli spazi nel garage. Sul fronte mediatico, la vicenda ha avuto ampia eco: trasmissioni televisive nazionali come Le Iene e Quarto Grado se ne sono occupate, portando alla luce anche aspetti collaterali (come le polemiche sul consulente di Bianchi, Davide Barzan, accusato dalla moglie di Dassilva di essersi spacciato per avvocato).

Ora l’attenzione è tutta rivolta alla decisione del Gip, attesa a ore. Sarà questo il primo banco di prova per le opposte versioni: se il giudice dovesse respingere l’istanza di scarcerazione, la palla passerà comunque al Riesame di Bologna il 17 aprile per una valutazione più ampia. In caso contrario, Louis Dassilva potrebbe tornare in libertà già nei prossimi giorni, in attesa di un eventuale processo. In ogni caso, il giallo di Pierina Paganelli sta per raggiungere un punto di svolta importante. La comunità riminese – ancora scossa per la brutale uccisione della pensionata, molto conosciuta in zona – attende di conoscere l’esito di questa delicata fase giudiziaria e di fare un passo avanti verso la verità?