CINQUE, tra donne incinte e bambini che portavano in grembo, morti in appena una settimana.
Che cosa sta succedendo?
«Ero in collegamento anche ieri con Serena Donati (responsabile del Sistema di sorveglianza mortalità materna dell’Istituto superiore della Sanità, ndr) e non posso che ripetere che non c’è motivo di allarmarsi», afferma Giuseppe Battagliarin, responsabile delle Unità operative di Ostetricia di Rimini e Cesena, oltre che membro della Commissione mortalità e morbosità materna dell’Emilia Romagna.
Però è qualcosa che sta preoccupando e non poco.
«Naturalmente: quando accade è un evento devastante, muore una madre con il suo bambino e magari ne lascia altri soli. E’ una tragedia, ma anche quando si tratta di casi così ravvicinati non sempre si possono attribuire colpe alle strutture ospedaliere».
Secondo la sua esperienza c’è però qualcosa che non va?
«Naturalmente non conosco i casi singoli di questi ultimi giorni, se non quello che anche io ho letto sulla stampa. Posso però parlare di una serie di problemi che emergono con sempre maggiore evidenza».
Ce li spieghi.
«Abbiamo un numero minore di parti ma sempre più complessi. Questo perché le donne hanno figli in età sempre più avanzata, spesso con problemi di ipertensione, quindi con un aggravio sul cuore. Poi c’è il grave problema dell’obesità che sta aumentando moltissimo in questi ultimi anni. Naturalmente questo è un alto fattore di rischio durante tutta la gravidanza e al momento del parto anche perché non è vero che effettuando il cesareo il rischio diminuisce. Questo è un altro credo che va sfatato. Poi all’obesità fa seguito il diabete. Da non dimenticare, poi, tutto il problema delle infezioni, a iniziare dall’influenza e il cattivo uso di antibiotici che sta trovando resistenze importanti in molte patologie».
Nei reparti da lei diretti com’è la situazione?
«Lo scorso anno è deceduta una donna a Cesena a causa delle complicanze seguite all’influenza da H1N1. Tre anni fa qui a Rimini, una donna che arrivava a Novafeltria, è morta a causa di uno scompenso cardiaco. Ma, se permette, torno un attimo sull’obesità».
Prego.
«Anche una donna in gravidanza deve fare almeno mezz’ora di camminata al giorno che fa benissimo. Poi non deve aggiungere zuccheri tipo nel caffè o tè ed eviti il glucosio. Questo è già un buon passo per cercare di non far aumentare il peso in modo che diventi un pericolo per la sua vita e per quella del bambino».
Resto del Carlino