Stefano Ercolani, presidente di Asset Banca, lo aveva chiesto da subito: per l’aeroporto è necessario che tutti ci mettano la faccia, ma anche e soprattutto il portafogli. Non possono pensarci solo le banche. Detto fatto. Ad alcune settimane da quell’appello, forse profetico, qualche cosa si muove.
Ci sono almeno 800mila euro per l’aeroporto. Ma la cifra potrebbe essere anche più alta, perché la “colletta” non è Lo rende noto la Prefettura di Rimini, che sta “contando” i contributi di coloro che hanno deciso di impegnarsi in favore dello scalo riminese. A metterci il timbro, in particolare, sono stati Confindustria e Confcooperative, oltre alla Confcommercio, che ha confermato di avere raccolto finora impegni per circa 75mila euro (tra le new entry c’è Baleani di Riccione). Dagli industriali arriva l’impegno di Manlio Maggioli che ha assi- curato che il Gruppo Maggioli metterà sul piatto centomila euro. Altri 45mila saranno assicurati da Aeffe (gruppo Ferretti). Mentre sul fronte della cooperazione, sarà Aircoop (tra i creditori di Aeradria) a mettere la cifra di 30mila euro. Dal settore alberghiero il contributo sarà invece garantito attraverso Rimini Reservation (società del Comune di Rimini e di Promozione Alberghiera) che si impegnerà per 140mila euro.
Sul fronte delle istituzioni, un con- tributo dovrebbe arrivare anche dal Comune di Riccione (all’incontro era presente l’assessore al turismo Gobbi) oltre che da quello di Rimini (rappresentato dal sindaco Andrea Gnassi e dal capo di gabinetto Sergio Funelli). La Perla girerà una parte degli incassi della tassa di soggiorno. Non ci sarà invece un contributo diretto dalla Provincia ente comunque destinato a sparire nella riforma italiana per il contenimento dei costi. Confermati i 300mila euro del Gross. E un contributo dalla Teddy. Tutti impegni confermati davanti al prefetto Claudio Palomba e al curatore fallimentare Renato Santini. Sensazioni positive in vista della proroga al 31 ottobre dell’esercizio provvisorio concessa dal tribunale di Rimini sulla base dell’equilibrio economico raggiunto comunque in questi mesi dal “Fellini”.
Proseguiranno in questi giorni anche gli sforzi per trovare nuovi investitori interessati alla “colletta”. Il Fellini torna a vedere il cielo ed anche per il Titano si aprono nuovi orizzonti.
David Oddone, La Tribuna.