RIMINI. IL PUGNO DI FERRO DEL COMUNE CONTRO LE CASE DEL DEGRADO

Pugno di ferro del Comune di Rimini contro le case del degrado. Un’estate a 360° gradi per ripristinare la legalità nel capoluogo rivierasco dal contrasto alla prostituzione, al traffico della droga, alla vendita degli alcolici ai minori, all’abusivismo sul lungomare e in spiaggia, al sovraffollamento abitativo.

L’immediato sequestro dell’immobile viene proposto per i casi recidivi, ossia per i proprietari di case più volte sanzionati per locazioni selvagge, soprattutto anziani riminesi che hanno investito nel mattone e lucrano ora sulla pelle dei poveri sventurati costretti ad accontentarsi di un alloggio veramente precario.

Abitazioni e appartamenti stipati di persone all’inverosimile in condizioni di sporcizia e carenze igienico-sanitarie con prezzi che lievitano dai 50 ai 100 euro al mese. Vittime di tale fenomeno i bengalesi che lavorano come venditori ambulanti di giorno sulla spiaggia e di notte attorno ai locali della movida. Un pericoloso legame tra abusivismo commerciale, degrado sociale, sfruttamento delle persone.

Salvatore Occhiuto

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