RAFFICHE di vento fino a 100 km orari, neve nell’entroterra, mareggiate e una strage di alberi. E’ il bilancio, ancora approssimativo dei danni subito dalla riviera l’altra notte, quando sul Riminese si è scatenata la bufera.
ATTILA ha passato le Alpi e sabato notte ha dato alla riviera un anticipo sull’inverno. Una vera e propria tempesta, quella che si è scatenata dopo le 21. All’inizio è partita in sordina, poi via via la potenza del vento è aumentata sempre di più, spazzando strade, piazze e lungomari a una velocità pazzesca. Anche la pioggia ha fatto la sua parte, mentre la tempesta andava aumentando con il passare delle ore. I vigili del fuoco sono stati costretti a correre ai quattro angoli della provincia per far fronte alle chiamate e ieri mattina stavano ancora terminando gli interventi. A soffrire di più sono stati gli alberi, da Bellaria a Riccione, passando per l’entroterra si è consumata una vera e propria strage. I pompieri hanno dovuto lavorare parecchio per liberare alcune strade dai grossi tronchi che si erano messi di traverso, mentre ieri pomeriggio a Monte Colombo i vigili stavano ancora cercando di interverire su una grossa pianta che si era ‘appoggiata’ sulla casa. Le raffiche del vento sono state fortissime anche in centro storico, dove i cassonetti sono letteralmente volati in mezzo alla strada, e in alcuni casi hanno sfiorato auto e passanti. Divelti anche alcuni cartelli segnaletici, sui quali è intervenuta invece la Polizia municipale. La stazione di rilevamento sulla spiaggia ‘Bunker Rimini’ ha registrato nella tarda serata la punta massima di 49,7 nodi, pari a circa 92 km orari. Una violenza come non si vedeva da un pezzo e che è arrivata a sradicare anche alcuni cornicioni cittadini e parti di terrazzo, anche in piazza Tre Martiri, dove i vigili del fuoco sono stati costretti a correre in tutta fretta, prima che cadesse in testa a qualcuno.
LA TEMPESTA si è protratta per tutta la notte, e la ciliegina sulla torta, è stata ieri mattina, poco dopo le 10, quando alcune zone della provincia, soprattutto a nord, sono state investite da una pioggia di grandine. Infine, il sole.
