Rimini. L’aeroporto rischia uno stop invernale: garantiti soltanto i voli per l’estate

Aeroporto Fellini RiminiL’aeroporto rischia uno stop invernale:
garantiti soltanto i voli per l’estate
Il curatore lancia l’allarme, crescono le preoccupazioni dei dipendenti
NEMMENO il tempo di esultare, per il ‘Fellini’. Poche ore dopo la chiusura del bando per la gestione dell’aeroporto, che ha visto arrivare quattro offerte da altrettante cordate, il curatore fallimentare del ‘Fellini’ gela dipendenti, tour operator e istituzioni.
Renato Santini ha annunciato ieri che «potrebbe anticipare la cessazione dell’esercizio provvisorio dell’aeroporto, fissato per il 31 ottobre, in considerazione dei conti del ‘Fellini’. Al momento l’andamento economico non desta proeccupazioni, ma potrebbe modificarsi con l’arrivo della stagione invernale». Tradotto: Santini potrebbe porre fine all’attività dello scalo a settembre dopo gli ultimi voli dall’Europa, e concludere il mandato anzitempo in attesa che subentri il nuovo gestore.Le lapidarie dichiarazioni del curatore hanno fatto il giro di Rimini ieri, e non solo. Proprio mentre il segretario di Stato per l’industria di San Marino, Marco Arzilli, e pure Giorgio Tabellini, il presidente della Camera di commercio bolognese (che detiene la maggioranza dell’aeroporto ‘Marconi’) si rallegravano per le tante offerte arrivate per il ‘Fellini’.
Le parole di Santini sono arrivate anche in Russia, creando timori tra i tour operator. Sì perché i contratti per l’inverno, sulla carta, si chiudono a giorni. Ma senza certezze russi voleranno altrove. Santini lascia intendere che il problema è solo economico: se i voli della stagione estiva consentono al ‘Fellini’ di restare in attivo, non vale lo stesso per quella invernale. Tra l’altro, ha dichiarato il curatore al Sole 24 ore l’altro ieri, degli 800mila euro promessi dalle imprese riminesi attraverso la ‘colletta’ avviata dal prefetto Claudio Palomba, finora nelle casse dell’aeroporto «ne sono arrivati la metà». Insomma, se dopo l’estate non ci sarà certezza sui conti, Santini farà chiudere l’aeroporto in attesa del nuovo gestore. Sarebbe un bel guaio, perché anche solo uno o due mesi a terra significherebbero, per il ‘Fellini’, perdere una parte dei contratti con i russi.
Il curatore rivela poi che, nonostante in quattro si siano presentati al bando, nessuno abbia fatto un’offerta per l’altro bando: quello indetto dallo stesso Santini per vendere le attrezzature, i beni e i contratti di lavoro del personale dell’aeroporto, per recuperare parte dei soldi destinati ai creditori di Aeradria. Si partiva da un’offerta di 10 milioni di euro, ma nessuno ha messo un euro. «Me l’aspettavo – ha detto Santini al Sole – ora devo capire come muovermi». Il curatore si augura che Enac individui al più presto il nuovo gestore. «In teoria ha 180 giorni di tempo, io spero faccia prima». In questa situazione, i più a rischio sono i lavoratori: qualunque sia la cordata che si aggiudicherà il ‘Fellini’, non avrà nessuno obbligo di assumere in blocco gli attuali 78 dipendenti. Il personale dell’aeroporto chiederà incontro per avere rassicurazioni sul futuro Il Resto del Carlino