Rimini, l’Ordine degli Avvocati denuncia Davide Barzan: ipotesi di abuso di professione e titolo usurpato

Il caso Paganelli continua a produrre effetti collaterali anche al di fuori dell’ambito strettamente giudiziario. L’Ordine degli Avvocati di Rimini ha infatti depositato un esposto nei confronti di Davide Barzan, il consulente che ha offerto supporto tecnico nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di Pierina Paganelli. La notizia è stata resa pubblica dal programma televisivo Le Iene, che ha ricevuto una comunicazione ufficiale a firma del presidente dell’Ordine, Roberto Brancaleoni.

Al centro della contestazione ci sarebbe l’ipotesi che Barzan abbia esercitato, senza titolo, attività riservate alla professione forense. L’esposto fa riferimento anche al possibile reato di usurpazione del titolo di avvocato, aggravato – secondo quanto trapela – da dichiarazioni rese da soggetti intervistati proprio durante le inchieste televisive andate in onda.

A fornire chiarimenti sulla posizione del consulente è l’avvocato Marlon Lepera, legale di fiducia di Barzan, che ha sottolineato come il proprio assistito non abbia mai ricevuto notifiche formali dalla Procura della Repubblica di Rimini. Secondo Lepera, non esistono elementi riconducibili a comportamenti che possano integrare il reato di esercizio abusivo della professione: Barzan, sostiene il legale, ha agito nel pieno rispetto della legge, con regolare incarico di consulente criminalista formalmente depositato agli atti.

Il legale aggiunge inoltre che l’ipotesi di usurpazione di titolo professionale, trattandosi di un illecito amministrativo e non più penale dal 1999, ricade nella competenza di autorità amministrative, e non in quella della magistratura ordinaria.

La vicenda apre un nuovo capitolo in un’inchiesta già complessa e ad alto impatto mediatico, e richiama l’attenzione sul confine – spesso sottile – tra consulenza tecnica e attività riservata alla professione forense.