RIMINI. NELLA CITTA’ DELLE PERSONE… FORSE UN ALTRO MONDO E’ POSSIBILE

Dalla pagina facebook di Leonardo Carmine Pistillo

Voglio segnalarvi questo fatto increscioso avvenuto qualche giorno fa a Rimini. Nessun giornale locale ha dato notizia del fatto, prego tutti gli amici “fb” di condividere la notizia. Il comune sempre solerte con immigrati, clandestini, ad esprimere solidarietà, cosa giusta e doverosa, con una cittadina riminese, (poteva capitare a chiunque), non una parola o una manifestazione di solidarietà. Non voglio essere polemico, sia chiaro, gradire semplicemente che la gente sappia.

Da: Ti Silvia
Son qua che ci penso, non me lo levo dalla testa da quando l’ho saputo, è successo sabato mattina ad una mia collega, lei è non vedente, ma questa disabilità non la frena di certo, è grintosa, autonoma, mamma, moglie, è una donna piena e completa, ha una disabilità che non le comporta neppure un rallentamento sul lavoro, anzi è una scheggia, essere cieca non l’aiuta di certo ma non la frena. Succede che come ogni mattina viene al lavoro, viene in autobus lei, accompagnata da Mia, il suo cane guida. E’ evidente che è un cane guida, è un labrador, ha la sua pettorina con la croce rossa, lei ha il bastone bianco per i ciechi. Ogni giorno lavorativo, scendono alla stazione, e camminano fino al centro, viene, anzi vengono a lavorare, succede che in via Giovanni XXIII , il cane viene attaccato da un pitbull, che la padrona evidentemente non è stata in grado di tenere a bada, la mia collega cade in terra, il pitbull attacca ferocemente il suo cane, lei urla ma la sua richiesta di aiuto rimane inascoltata è a terra, nel buio, dice – ho perso l’orientamento non sapevo dove ero – sente Mia che lancia latrati di dolore, sente il sangue, cosa può fare lì nel mezzo?

Può solo urlare, chiedere aiuto, ma nessuno la ascolta, Mia subisce un duro attacco, è ferita, un uomo si avvicina e le dice : – è tutto passato – in un bagno di sangue arrivano al lavoro, riesce a chiamare il marito, il 118, la polizia. Mi chiedo: perchè un fatto così GRAVE non è finito sui giornali, mi chiedo a cosa può arrivare l’indifferenza e l’inumanità, mi chiedo come sia possibile una cosa del genere. Come può rimanere inascoltato un grido di aiuto alle 8,30 del sabato mattina in pieno centro, ma sopratutto hai un cane socialmente pericoloso e scappi? Te ne vai, lo lasci a sbranare un altro cane? Ora entrambe sono sotto shock, Mia avrà bisogno di un intervento , forse le dovranno amputare un orecchio, ci vorrà tempo perchè torni a fare il suo”lavoro”, così dice la mia collega quando Mia la guida, Mia “lavora” non è un semplice cane da compagnia. Dovranno riaffiatarsi e ritrovare la fiducia… la sintonia, dovrà passare la paura ed è questo lo scoglio più grande…dovranno passare gli attacchi di ansia che ora ha.

Non è la prima volta che succede, è già successo che le mancassero di rispetto, è successo che le sputassero in faccia, quando trovando il passo chiuso da una macchina parcheggiata in zona pedonale aveva preteso che io passaggio venisse liberato. E’ successo e l’ho visto con i miei occhi tanto da intervenire, che sotto i portici del comune dei bambini /ragazzini sfrecciassero a pochi centimetri da lei con gli skate e che facessero finta di non sentirla mentre che diceva, – non venitemi vicino, che rischio di cadere…, in quel caso sono intervenuta, ero presente, ho richiamato i bambini, ma quante volte le sarà successo, quante volte è rimasta inascoltata? A di là della rabbia, che è tanta, e della voglia di giustizia: chi è la padrona del pitbull, perchè girava senza museruola, senza guinzaglio… etc… chi ha visto? Chi può aiutare a trovarla? No perché mica la può passare
liscia una così! E poi mi chiedo cosa si può fare per aiutarle, per proteggerle, come dovrebeb fare una società civile, così immagino un percorso protetto dove incontrano persone che anche solo con saluto, con uno sguardo “costellano” il loro percorso, il bar dell’angolo, il negozio, il tabaccaio, l’edicolante… e allora mi chiedo si potrebbe creare un percorso “sicuro” per loro due? Fatto di persone umane che anche solo con uno sguardo accompagnano questa splendida coppia, in quel percorso che fanno ogni giorno… chissà se accetterebbe, chissà se può essere buona idea.

Una cosa è sicura… qualcosa si deve fare… Modifico il mio post, lo correggo, perché una persona è intervenuta in soccorso e mi ha scritto adesso, vuole mantenere l’anonimato, ma ha depositato la sua dichiarazione alla Polizia, servirà a identificare cane e proprietario. Questo mi fa pensare che un altro mondo è possibile.

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