Si è conclusa ieri a Rimini la 46ª edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli, un appuntamento che quest’anno ha superato ogni previsione. In cinque giorni, tra convegni, mostre e spettacoli, la manifestazione ha registrato oltre 800mila presenze, confermandosi uno degli eventi culturali più partecipati in Italia.
L’edizione 2025 si era aperta con l’intervento di Mario Draghi e si è chiusa con quello della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Sul palco si sono alternati tredici ministri – più di metà dell’esecutivo – mentre sono rimasti assenti i vertici di Pd e Movimento 5 Stelle. In programma 150 incontri con 550 relatori italiani e internazionali, 17 spettacoli sempre affollati e numeri in crescita anche per le mostre, che hanno attirato migliaia di visitatori in più rispetto all’anno precedente.
Il bilancio degli organizzatori
Il presidente della Fondazione Meeting, Bernhard Scholz, ha espresso grande soddisfazione per il risultato ottenuto, definendo l’edizione appena conclusa “oltre le aspettative”. Ha sottolineato il valore del contributo dei partecipanti e la qualità del confronto sui temi affrontati, evidenziando come i relatori siano stati “testimoni credibili” delle proprie idee, capaci di coinvolgere il pubblico.
Il gesto della premier e il legame con San Patrignano
L’ultima giornata non si è limitata agli interventi in fiera. Giorgia Meloni, dopo il discorso al Meeting, ha compiuto una visita a sorpresa alla comunità di San Patrignano, a pochi chilometri da Rimini. Un gesto che ha voluto sottolineare il messaggio lanciato dal palco: condannare con forza la droga, ma allo stesso tempo ribadire che chi cade nella dipendenza non è perduto. La premier ha ringraziato gli ospiti della comunità, definendo la loro capacità di rialzarsi un esempio per tutti. Il giorno precedente, anche la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, aveva reso omaggio alla struttura, descrivendola come “un faro di speranza per chi cerca una seconda possibilità”.
Uno sguardo alla prossima edizione
L’obiettivo di creare un dialogo tra società civile e istituzioni continuerà a guidare il Meeting anche nel 2026. La 47ª edizione prenderà ispirazione dalla Divina Commedia di Dante Alighieri, con il titolo “L’amor che move il sole e le altre stelle”. Una scelta che, nelle parole di Scholz, intende ricordare come, nonostante le difficoltà del presente, il destino dell’uomo si colloca dentro un orizzonte positivo e carico di speranza.