Rimini, omicidio Pierina Paganelli: il 23 giugno sarà il giorno decisivo per Dassilva, l’unico indagato oggi agli arresti

Si avvicina un momento cruciale nel caso dell’omicidio Paganelli: lunedì 23 giugno sarà il giorno della verità per Louis Dassilva. Nell’aula L del Tribunale di Rimini, alle 9:15, si terrà l’udienza preliminare che stabilirà se il 35enne senegalese verrà rinviato a giudizio per l’uccisione di Pierina Paganelli, 78 anni.

La Procura ha chiesto che Dassilva sia processato in Corte d’Assise, ipotizzando a suo carico un omicidio aggravato da premeditazione, crudeltà, futili motivi e dall’avere approfittato di condizioni tali da rendere impossibile la difesa della vittima. L’impianto accusatorio, formulato dal sostituto procuratore Daniele Paci, resta dunque severo e conferma tutte le aggravanti.

Secondo le indagini della Squadra Mobile di Rimini, l’uomo avrebbe atteso Pierina nella serata del 3 ottobre 2023 nei garage di via del Ciclamino. La vittima, che quella sera rientrava da sola da un’adunanza dei testimoni di Geova, sarebbe stata colpita con 29 coltellate, una delle quali – al cuore – risultata fatale. Successivamente, Dassilva avrebbe manomesso i suoi vestiti per tentare di depistare gli investigatori.

Al centro del movente, secondo gli inquirenti, ci sarebbe una relazione extraconiugale tra Dassilva e Manuela Bianchi, nuora della vittima. L’uomo, sposato con Valeria Bartolucci, temeva che la 78enne potesse scoprire la relazione e metterlo di fronte a conseguenze personali e familiari.

Dassilva si è sempre dichiarato innocente, ma lunedì 23 giugno sarà il giudice per l’udienza preliminare Raffaele Deflorio a decidere se le prove raccolte siano sufficienti per avviare un processo. Se rinviato a giudizio e riconosciuto colpevole, il 35enne rischia la condanna all’ergastolo.