Rimini, omicidio Pierina Paganelli. Ore interminabili per Louis Dassilva: il giudice deciderà oggi se andrà a processo

La data cerchiata in rosso sul calendario della giustizia è finalmente arrivata. A distanza di quasi un anno dall’arresto, Louis Dassilva si trova ora davanti al bivio più importante della sua vicenda giudiziaria: oggi, lunedì 14 luglio, il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Rimini stabilirà se dovrà essere processato con l’accusa di omicidio volontario aggravato per la morte di Pierina Paganelli.

Una decisione che giunge con la pressione di un conto alla rovescia inesorabile: mancano appena 24 ore alla scadenza dei termini massimi per la custodia cautelare. Il tribunale si muove dunque in tempi stretti, ma con un carico di aspettative e attenzione mediatica che ha spinto la presidenza a disporre un’udienza a porte chiuse, escludendo la stampa dall’interno dell’aula.

La vicenda affonda le sue radici in una mattina drammatica: il 16 luglio 2024, all’alba, Dassilva fu arrestato dalla squadra mobile della Polizia di Stato, diventando l’unico indagato per il brutale omicidio di Pierina, 78 anni, trovata priva di vita nel seminterrato del complesso residenziale di via del Ciclamino, colpita con 29 coltellate.

Il procedimento ha subito una battuta d’arresto solo pochi giorni fa, lunedì scorso, quando l’udienza preliminare venne rinviata per un problema procedurale legato alla mancata notifica all’imputato. In quell’occasione il giudice ha inoltre rigettato due eccezioni sollevate dalla difesa, relative a una conversazione intercettata in questura nell’ottobre 2023 e al successivo interrogatorio della nuora della vittima, a sua volta indagata per favoreggiamento. Secondo quanto emerso dagli atti, fu proprio Dassilva – stando al racconto della donna – a comunicarle il ritrovamento del corpo.

La Procura, nella sua richiesta di rinvio a giudizio, ha confermato la presenza di quattro aggravanti ritenute fondamentali per la qualificazione del reato: i motivi abbietti, la crudeltà dimostrata, la premeditazione e l’impossibilità per la vittima di difendersi.

L’udienza di oggi, prevista a partire dalle 9:15, rappresenta quindi il crocevia giudiziario per Louis Dassilva. Se il Gup accoglierà la richiesta della Procura, l’uomo dovrà affrontare un processo in Corte d’Assise, con la prospettiva concreta di una condanna all’ergastolo.

Mentre il tribunale si prepara a pronunciarsi, la città resta in attesa, trattenendo il fiato. Per la famiglia della vittima, per la comunità e per l’imputato, questa è l’ora in cui la giustizia – almeno per ora – dovrà dire la sua prima parola definitiva.