Il Tribunale del Riesame di Bologna ha confermato la custodia cautelare in carcere per Louis Dassilva, il cittadino senegalese accusato dell’omicidio di Pierina Paganelli, respingendo l’ultimo tentativo della difesa di ottenere la sua scarcerazione. La notifica della decisione è arrivata nella giornata di oggi, e segna un altro passaggio sfavorevole per l’indagato, detenuto dal luglio 2024.
I legali dell’uomo, gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi, hanno fatto sapere che il rigetto riguarda l’appello contro l’ordinanza del giudice per le indagini preliminari Vinicio Cantarini, il quale aveva già respinto la richiesta di libertà per Dassilva. Secondo quanto riferito dai difensori, il Tribunale avrebbe ritenuto improcedibile il ricorso perché incentrato su questioni già esaminate precedentemente dal Riesame.
La strategia della difesa: prossima tappa la Cassazione
La difesa non intende però fermarsi qui. I legali hanno già annunciato che, una volta ricevute le motivazioni ufficiali del provvedimento odierno, presenteranno un ulteriore ricorso alla Corte di Cassazione. Questo nuovo passaggio si aggiungerà a un altro ricorso, sempre in Cassazione, che sarà depositato domani e che riguarda una precedente decisione sfavorevole del Tribunale del Riesame, risalente al 17 aprile.
Quel pronunciamento seguiva l’annullamento, da parte della Suprema Corte, della prima ordinanza del gip Cantarini, giudicata carente di motivazioni. In totale, sono dunque tre le decisioni negative che, ad oggi, i giudici del Riesame hanno preso nei confronti dell’indagato.
I tempi stringono: entro luglio la svolta
La situazione è destinata a evolversi rapidamente: la custodia cautelare per Dassilva scadrà il prossimo 16 luglio. Entro quella data, il Tribunale di Rimini dovrà ricevere dalla Procura la richiesta di rinvio a giudizio e procedere alla fissazione dell’udienza preliminare. Se ciò non dovesse avvenire entro i termini previsti, l’uomo potrebbe essere scarcerato per decorrenza dei termini di legge.
Secondo quanto previsto dal calendario processuale, è probabile che entro settembre si possa arrivare a un terzo giudicato cautelare, mentre il processo davanti alla Corte d’Assise di Rimini potrebbe essere già formalmente avviato.
Un caso giudiziario che resta aperto
L’inchiesta sulla morte di Pierina Paganelli, che ha scosso l’opinione pubblica e attirato l’attenzione mediatica, resta dunque al centro di un acceso confronto tra accusa e difesa. La Procura continua a ritenere Dassilva responsabile del delitto, mentre i suoi difensori insistono sulla necessità di una revisione delle misure cautelari, contestando sia le prove raccolte sia il percorso logico delle motivazioni finora espresse dai giudici.
Intanto, si attende che la Corte di Cassazione si pronunci sulle nuove impugnazioni. L’esito di questi ricorsi sarà decisivo per comprendere se Dassilva affronterà il processo da uomo libero o se resterà in carcere fino al giudizio.