È cominciata alle prime luci del mattino di ieri l’udienza preliminare per l’omicidio di Pierina Paganelli, avvenuto il 3 ottobre 2023 a Rimini, in via del Ciclamino. Una seduta breve ma densa di tensioni, che si è conclusa con un rinvio al giorno successivo. Al centro della scena, l’unico indagato: Louis Dassilva, attualmente detenuto, che ha scelto di non essere presente in aula, una decisione comunicata solo all’ultimo ai suoi difensori.
Il tribunale, presieduto dal giudice Raffaele Deflorio, ha ammesso come parti civili tredici familiari della vittima. L’istanza avanzata da un’associazione per la tutela delle donne è stata invece respinta. Manuela Bianchi, nuora della vittima e figura già emersa nella cronaca per una relazione con l’imputato, ha mantenuto la sua posizione, decidendo di non costituirsi parte civile.
Gli avvocati della famiglia Paganelli hanno manifestato la consapevolezza che il giudice potrebbe optare per il non luogo a procedere, ma ritengono più probabile un rinvio a giudizio, alla luce degli elementi raccolti nel fascicolo. Sul risarcimento da due milioni di euro richiesto in sede civile, gli stessi legali hanno sottolineato che tale somma, pur prevista dalla normativa, con ogni probabilità non sarà mai versata, vista l’incapacità economica dell’imputato.
La famiglia della vittima, rappresentata dagli stessi legali, ha espresso un atteggiamento improntato all’attesa e alla determinazione. Ogni fase processuale viene vissuta come un passo in più verso l’emersione della verità e la condanna di chi ha commesso il delitto. Nessuna enfasi è stata posta sull’aspetto economico: l’unico obiettivo resta ottenere giustizia.
Quanto alla scelta di Manuela Bianchi di rimanere ai margini del procedimento, la famiglia Paganelli l’ha interpretata come una presa di coscienza, ritenendo che la donna abbia riconosciuto di aver compiuto un errore e abbia deciso di allontanarsi per evitare ulteriori tensioni. Un atteggiamento che, in questa fase, viene considerato rispettoso e utile a disinnescare commenti spiacevoli che nulla aggiungerebbero al processo.
Nel corso dell’udienza, è stato disposto un accertamento fonico sui movimenti di Loris Bianchi, fratello di Manuela, nella notte dell’omicidio. La richiesta è arrivata dai legali di Dassilva, ed è stata accolta senza opposizione dalla controparte. L’intenzione è quella di offrire alla difesa ampio margine d’azione, anche se gli avvocati della famiglia Paganelli ritengono che tale analisi non produrrà risultati significativi. Dai riscontri già presenti nel fascicolo, emerge con chiarezza che Bianchi non si trovava nella scena del crimine al momento dell’aggressione.
Prima dell’udienza, anche i difensori di Dassilva hanno fatto il punto. Il loro assistito, secondo quanto riferito, si mostrerebbe sereno e in ripresa fisica e mentale. La prospettiva di passaggi giudiziari imminenti lo avrebbe reso più fiducioso nella possibilità di dimostrare la propria innocenza. La richiesta di un accertamento fonico su Loris Bianchi, spiegano, nasce dall’intento di comprendere meglio cosa accadde nel momento in cui il fratello di Manuela scese nel garage, da solo o con il padre. La difesa ritiene fondamentale stabilire se i suoni rilevati in quella fascia oraria siano riferibili al loro assistito o ad altri, e se da questa ricostruzione possano emergere elementi favorevoli all’imputato, soprattutto in relazione alla nuova ipotesi di premeditazione.
Dassilva, spiegano ancora i suoi legali, avrebbe mantenuto la stessa versione dei fatti fornita sin dall’inizio, riferita tanto alla sera del 3 ottobre quanto alla mattina successiva. L’obiettivo della difesa resta garantire un processo in condizioni di libertà, creando uno scenario processuale equo e trasparente. Per quanto riguarda la decisione di Manuela Bianchi di non costituirsi parte civile, i difensori non hanno rilevato alcun impatto rilevante sull’impianto del procedimento.
L’udienza proseguirà oggi, con l’aspettativa che il giudice prenda decisioni meditate sia sulle questioni preliminari che su tutti gli altri aspetti ancora da definire.