Rimini. Operai di giorno e pusher di notte. In manette due giovani albanesi. Nel sedile posteriore dell’A5 22 mila euro in contanti.

Audi_A5_Coupé_TFSI_S-line_–_Frontansicht,_12._Juni_2011,_DüsseldorfDI GIORNO PIASTRELLISTA uno con i suoi 27 anni, meccanico l’altro a 25 anni. Ma quella vita così «normale» andava troppo stretta a due ragazzi, albanesi di origine, ma da tempo trasferitisi nella nostra zona. Così, di notte, cambiava tutto ed i due si trasformavano in pusher di lusso. E per farlo si muovevano a bordo di una fiammante e nuovissima Audi A5, intestata al padre di uno dei due. Così sono stati sorpresi l’altra notte, poco dopo l’una, su viale Vespucci da una pattuglia della Squadra mobile, durante un normale servizio di pattugliamento. I due avevano parcheggiato l’auto di fronte ad una nota pizzeria e gli agenti hanno scorto uno strano movimento con un altro giovane, un cameriere di 25 anni, originario di Messina, ma residente a Rimini. Quando il ragazzo si è accorto della presenza della Polizia, ha subito gettato a terra un involucro che gli era stato appena consegnato da uno dei due albanesi.
«Non è roba mia, non è roba mia», ha continuato ad urlare quando gli agenti hanno raccolto gli oltre 15 grammi di coca che il cameriere aveva appena acquistato. Sull’A5, poi, gli uomini della Mobile, nel sedile posteriore hanno anche trovato banconote da 50 euro per un totale di oltre 22mila euro, molto probabilmente il frutto della vendita della coca durante la serata. Per tutti e tre sono scattate le manette.
La perquisizione a casa dei due albanesi (difesi dall’avvocato Piero Ippoliti) ha dato esito negativo mentre nell’abitazione del cameriere è stato trovato un bilancino di precisione.
La A5 è stata posto sotto sequestro.
Le indagini della Mobile non si fermano qui: gli uomini della Questura vogliono, infatti, capire che ruolo abbiano i due albanesi nella galassia dello spaccio riminese e da dove arrivi la cocaina. Il Resto del Carlino