RIMINI: Operazione della finanza, false fatture per giro di usura

Storm Warning move

The Italian Job rip C’é anche un ingente giro di prestiti con tassi usurai nell’inchiesta della Guardia di Finanza di Cosenza che stamani ha portato all’esecuzione di 39 fermi, e non 36 come si era appreso inizialmente, nell’ambito dell’operazione chiamata ‘Coffee-break’. I provvedimenti di fermo sono stati emessi dalla Procura di Paola che ha coordinato le indagini dei finanzieri. Le persone coinvolte nell’inchiesta sono imprenditori e professionisti che operano nella zona del Tirreno cosentino ed un sottufficiale della Guardia di Finanza.

Dalle indagini sono state scoperte numerose imprese fittizie utilizzate per l’emissione di fatture false: con la documentazione contabile gli imprenditori chiedevano il rimborso dell’Iva e accedevano a finanziamenti pubblici. I finanzieri hanno scoperto anche che il meccanismo delle false fatture era finalizzato a nascondere un giro di usura con l’utilizzo di assegni post-datati, che erano a garanzia dei prestiti.

I finanzieri hanno scoperto anche un complesso sistema per riciclare il denaro in altre regioni italiane. Per 27 dei 39 destinatari dei provvedimenti di fermo è stata disposta la detenzione in carcere. Gli indagati sono complessivamente 75 e sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere, frode fiscale, truffa, usura, riciclaggio e reinvestimento di capitali di provenienza illecita. I provvedimenti cautelari, oltre che in Calabria, sono stati eseguiti anche nelle province di Napoli, Pescara, Ascoli Piceno, Rimini, Ravenna, Forlì e Pavia.

 

 

 

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