Di funghi quest’anno se ne sono visti meno del passato, a causa delle scarse piogge. Ma gli intossicati, purtroppo, non mancano. Sono già da due nel 2016 i riminesi che sono stati costretti alle cure in ospedale, per altrettanti casi di intossicazione da funghi. Gli episodi sono avvenuti nelle ultime settimane, uno a distanza di pochi giorni dall’altro. I due intossicati, due riminesi sulla quarantina, sono stati fortunatamente già dimessi, anche se lì per lì se l’erano vista davvero brutta. Nel corso del 2015 le persone costrette al ricovero per i funghi nella nostra provincia sono state 8, e 10 nel 2014.
Da una settimana sono attivi gli sportelli micologici dell’Ausl nel Riminese. Sono tre: al Colosseo Ausl a Rimini (aperto lunedì e venerdì dalle 15 alle 17), a Riccione (al quartiere Fontanelle presso l’associazione micologica Bresadola, lunedì dalle 15 alle 17 e giovedì dalle 9 alle 11) e infine a Novafeltria (in piazza Bramante 10, lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8 alle 9). In media ogni anno sono circa 200 i controlli eseguiti dagli sportelli dell’Ausl sui funghi ritenuti sospetti. E per chi va a funghi, le buone regole da rispettare per non avere sorprese sono sempre quelle: un attento riconoscimento del fungo, la sua buona conservazione e la cottura secondo le dovute prescrizioni. E’ bene raccogliere solo funghi freschi e di sicura commestibilità, evitando quelli impregnati d’acqua, ammuffiti, troppo vecchi o eccessivamente piccoli.
«Chi non è esperto, è bene che faccia sempre controllare i funghi raccolti – conferma dall’associazione micologica ‘Battarra’ Antonio Brandi – Se ne possono trovare di commestibili anche a Rimini, in certi parchi o sulle colline, ma spesso la qualità è scadente». Finora per gli appassionati non è stata una stagione di grande raccolta: «Ha piovuto poco, tranne che negli ultimi giorni. Ma se non farà subito molto freddo, i funghi continueranno a esserci ancora per diverse settimane». Ieri l’associazione ‘Battarra’ ha festeggiato la giornata nazionale della micologia con un’uscita alle Balze, una delle zone dove tanti riminesi vanno a funghi. Il Resto del Carlino
