Il tribunale di Rimini ha stabilito un importante precedente nel settore scolastico, condannando il Ministero dell’Istruzione e del Merito a risarcire una docente con 32 anni di servizio precario. La decisione, emessa durante l’udienza del 20 maggio dal giudice del lavoro Lucio Ardigò, riconosce all’insegnante un’indennità pari a 24 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto, corrispondente al massimo previsto dalla legge.
La causa, patrocinata dall’avvocato Alberto Donini, ha evidenziato come la reiterazione di contratti a termine senza bandi di concorso triennali abbia comportato un danno illegittimo alla docente. Il giudice ha riconosciuto la gravità di questa pratica, condannando il Ministero a un risarcimento considerevole.
L’esito della sentenza ha ricevuto il sostegno della Cisl Scuola Emilia-Romagna, che ha sottolineato come questa decisione rappresenti un passo avanti nella tutela dei lavoratori precari. Il segretario regionale Luca Battistelli ha commentato: “Un risultato che dimostra come sia possibile far valere i propri diritti e ottenere giustizia, contrastando le prassi illegittime che si prolungano da anni nel settore scolastico.”
L’organizzazione sindacale ha annunciato che continuerà a sostenere le lavoratrici e i lavoratori della scuola anche attraverso azioni legali, auspicando che questa sentenza possa contribuire a una risoluzione definitiva del problema del precariato nel sistema scolastico.