Un sottoufficiale di 51 anni dell’Esercito, originario della Puglia, è stato assolto dalle accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni. La Procura aveva richiesto una condanna di 4 anni di reclusione per l’accusato. L’assoluzione riguarda le accuse di maltrattamenti in famiglia, mentre per le lesioni, l’imputato è stato assolto perché il fatto non costituisce reato.
Le violenze verbali e fisiche, oggetto delle accuse, sono iniziate nel 2001 quando la coppia non era ancora sposata e sono proseguite fino all’aprile 2018, quando la moglie ha deciso di presentare denuncia. La moglie ha riferito di aver subito minacce di morte, umiliazioni verbali e insulti sessisti, talvolta davanti ai figli minori. Le lesioni riportate dalla moglie erano il risultato di alcuni episodi di percosse denunciati. L’imputato è stato accusato di aver spinto la moglie e causato le sue lesioni o di averla sovrastata fisicamente, afferrandola per il braccio destro.
L’avvocato difensore dell’imputato, Emanuele Polverini, ha sostenuto che le accuse mosse al 51enne erano infondate, sottolineando che la tensione tra i coniugi era dovuta alla separazione in corso, richiesta dal suo assistito.