Il problema delle baby gang che si manifesta a Rimini, in particolare nei mesi estivi, ha raggiunto la ribalta a livello parlamentare. Il sottosegretario all’Interno, Emanuele Prisco, ha recentemente sottolineato come non si tratti di gruppi ben strutturati e permanenti, ma piuttosto di aggregazioni temporanee di ragazzi, molti dei quali provenienti da fuori regione, che si dedicano a atti illeciti in alcune aree critiche della città.
Le zone maggiormente interessate da questo fenomeno sono il centro storico, la stazione ferroviaria e il lungomare. Per fronteggiare questa situazione, è stato messo in atto un ampio piano di controllo che vede il coinvolgimento coordinato di Forze dell’ordine, Polizia locale e Esercito. In particolare, il centro storico è oggetto di monitoraggi frequenti nei fine settimana, mentre la stazione ferroviaria beneficia di un pattugliamento da parte della Polizia ferroviaria e dell’Esercito. Il litorale, invece, sarà sorvegliato ininterrottamente durante tutta la stagione estiva.
Per potenziare ulteriormente l’efficacia delle operazioni, sono stati implementati nuovi strumenti di sicurezza, come taser e bodycam, accompagnati da un programma di formazione per gli agenti coinvolti. Questa strategia ha lo scopo non solo di rispondere prontamente agli episodi di criminalità, ma anche di prevenire la diffusione di comportamenti devianti tra i giovani.
Un aspetto fondamentale di questa iniziativa è rappresentato dalla promozione di iniziative educative nelle scuole, destinate a sensibilizzare i più giovani riguardo alla legalità e al rispetto delle regole, con l’obiettivo di contrastare alla radice il fenomeno delle baby gang.