Rimini sud, maxi-indagine su furti e aggressioni: due giovani sotto accusa per dieci reati tra Riccione, Misano e Cattolica

Una lunga scia di furti, rapine e violente aggressioni tra Riccione, Misano Adriatico e Cattolica ha portato i Carabinieri di Misano a eseguire due misure cautelari nei confronti di un 26enne residente a Cattolica e di un 24enne originario della provincia di Matera. I due sono ritenuti responsabili di una decina di reati, commessi tra il 2024 e i primi mesi del 2025, quasi tutti aggravati da recidiva e uso della violenza.

L’aggressione nel bar e la fuga

L’episodio più grave risale a giugno 2024, quando i due giovani, dopo un alterco in un bar di Misano Adriatico, si sono scagliati contro due clienti, lanciando sedie e bicchieri. Una delle vittime ha riportato ferite gravi, mentre i responsabili si sono dati alla fuga. Il 24enne è stato arrestato in flagranza dai Carabinieri di Riccione, mentre il complice è stato denunciato successivamente.

Furti notturni nei locali: bottini tra alcolici e PlayStation

Le indagini, supportate da immagini di videosorveglianza, hanno ricostruito diversi colpi notturni avvenuti tra Riccione e Cattolica. Il 26enne, spesso in bicicletta, avrebbe forzato ingressi e infranto vetrate per introdursi in bar e locali pubblici. Tra gli oggetti rubati figurano una console PlayStation 5, bottiglie di alcolici, occhiali da sole e i fondi cassa.

In un altro caso, avrebbe tentato l’irruzione in un bar di Cattolica sfondando una vetrata, senza però riuscire a completare il furto.

La rapina al turista e le misure cautelari

Un’altra accusa riguarda una rapina ai danni di un turista a Riccione, sempre a giugno: mentre uno dei due distraeva la vittima, l’altro lo ha colpito alle spalle per sottrargli il borsello.

Le prove raccolte – tra cui registrazioni video e rilievi tecnici – hanno permesso di attribuire con certezza la paternità dei reati ai due giovani.

Il 26enne, già sottoposto agli arresti domiciliari per precedenti, è stato destinato alla custodia cautelare in carcere, mentre il 24enne dovrà rispettare l’obbligo di dimora nel proprio Comune di residenza.

Le indagini restano aperte per valutare eventuali responsabilità in altri episodi simili avvenuti negli ultimi mesi lungo la costa romagnola.